Cosa cambia dalla mezzanotte di oggi con l’inizio della Fase 2, sarà sempre necessaria l’autocertificazione? Automotorinews è riuscita ad accedere ad alcune informazioni dirette che sicuramente saranno utili a tutti.
Così come era prevedibile a poche ore dall’inizio della cosiddetta fase due che segue il lungo periodo di blocco e isolamento dovuto alla pandemia di COVID19, c’è parecchia confusione intorno a quello che dalla mezzanotte si potrà fare e non fare.
Autocertificazione Fase 2: bozze e decreto
Il decreto legge che dovrà regolamentare quella che sarà la vita degli italiani da qui ai prossimi quindici giorni non è ancora stato ufficializzato. Quelle che stiamo leggendo on line (e che Automotorinews preferisce non pubblicare per evitare altra confusione) sono solo delle bozze. Documenti che, com’era già accaduto in passato, hanno superato i varchi della segretezza delle riunioni ministeriali e sono arrivati sulle scrivanie delle redazioni. Ognuna di queste bozze, per quanto possa essere verosimile o vicinissima a quella che sarà la stesura finale del decreto legge, è carta straccia fino a quando non verrà presentata la forma definitiva.
Non sarebbe la prima volta che vediamo presentata on line, con ampia dovizia di particolari, una versione del decreto che sconfessa le bozze già pubblicata e che poi viene spiegata minuziosamente dal primo ministro Giuseppe Conte in una delle sue conferenze stampa in televisione.
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L’autocertificazione per la Fase 2 resta necessaria
Una delle cose più delicate riguarda la solita autocertificazione che nel frattempo è stata pubblicata sui siti istituzionali. Molti le hanno anche contestate perché l’autocertificazione parte da un concetto che purtroppo non è dimostrabile per la maggior parte delle persone che anche nel corso dell’isolamento si sono mosse andando regolarmente a lavorare. L’autocertificazione chiede a ogni individuo di sottoscrivere la sua negatività al coronavirus ma questa negatività è certa solo se sei stato sottoposti a un tampone e come sappiamo bene i tamponi sono stati eseguiti solo su persone che esprimevano elementi conclamati di malattia e su soggetti particolarmente deboli e a rischio che vivevano o lavoravano in ambienti dove era presente un vasto focolaio.
Oggi, chi firma un’autocertificazione sostenendo di essere negativo al COVID19 lo fa semplicemente basandosi sulla propria buona fede e sulla certezza di non averne mai avuto i sintomi ma non perché ha la garanzia di avere eseguito un tampone che certifica la sua negatività. Indipendentemente da questo, tuttavia, la confusione riguarda proprio le prossime ore. Molte testate giornalistiche importanti hanno più volte annunciato la prossima stesura di una quinta edizione dell’autocertificazione, necessaria per via della parziale riapertura del precedente isolamento. Ma…
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Scaricate la nuova autocertificazione
SCARICA QUI LA NUOVA AUTOCERTIFICAZIONE in DOC> Autocertificazione Fase Due
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Le nuove autocertificazioni sono state rese disponibili poco prima delle ore 19 e non cambiano molto rispetto a quelle valide fino a oggi. Tra le motivazioni dell’autocertificazione che abbiamo usato fino ad oggi, spostandosi anche al di fuori del proprio comune e della propria regione, bisognerà considerare il ricongiungimento familiare. Nel campo che prevede la giustificazione dello spostamento bisogna proprio scruvere ‘ricogniugimenti familiare’ o ‘visita a congiunto’. Necessari anche nome, cognome e grado di parentela di chi andremo a trovare. In un secondo momento, in caso di controllo, saranno le forze di pubblica sicurezza che verificheranno la veridicità di quanto dichiarato. Le sanzioni che si rischiano sono le medesime: 533€ in caso di motivo non consentito dall’attuale decreto con la possibilità di pagare in forma ridotta (il 30% in meno) entro trenta giorni. Meglio dare un’occhiata anche alle FAQ che il governo ha pubblicato sul suo sito ufficiale, qui.
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Per chi va a lavorare
Sarà necessaria l’autocertificazione anche per andare a lavorare? Su questo c’è molta confusione. Le FAQ pubblicate dal governo non fanno alcun riferimento a questo, il che fa pensare che, in questo caso, non cambi niente e che dunque chi va a lavorare debba sempre avere con sé la propria autocertificazione. Si tratta della stessa informazione che Automotorinews ha avuto telefonicamente da uno degli uffici preposti ai rapporti con il pubblico e alle informazioni su questo argomento. Anche se, immediatamente dopo, ci è stato detto… “sempre che non cambi qualcosa”.
Se cambierà qualcosa vi terremo come sempre informati in tempo reale. Quindi, per chiarezza, qualche consiglio. Sarà possibile muoversi con un po’ più di libertà ma la mascherina sarà sempre necessaria. Saranno autorizzati spostamenti a piedi un po’ più estesi rispetto agli iniziali 200 metri dalla propria abitazione ma bisognerà avere con sé un proprio documento e si consiglia di avere sempre un’autocertificazione con sé, per qualsiasi motivo. Chi si sposta per motivi di lavoro è sempre bene che abbia un’autocertificazione precompilata che giustifica – ne basta una sola – il viaggio di andata e ritorno tra casa e il luogo di lavoro.
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I controlli saranno massicci soprattutto ai caselli, nelle stazioni ferroviarie, agli aeroporti, nelle aree di sosta delle autostrade. Ogni singolo operatore del trasporto pubblico, sarà chiamato a misurare la temperatura corporea degli utenti con il termoscanner. In caso di emergenza, a intervenire con personale autorizzato e attrezzato qualora si verificassero dei casi di sospetta positività al COVID19.
Saranno giorni di ulteriore confusione, e forse anche di ressa che è proprio quello che i legislatori vorrebbero potere evitare. Nel frattempo, documento e autocertificazione in mano, l’Italia prova a uscire dall’isolamento e a rimettersi in moto.