Michael Mauer, responsabile del design della casa tedesca dal 2004, ha spiegato come disegna una Porsche 911
Come si disegna una Porsche 911? La domanda, ai tanti appassionati di un modello da leggenda, simbolo di velocità e passione, sarà venuta più volte. Car and Driver, testata Usa del gruppo Hearst, ha chiesto alla persona che meglio di tutti può rispondere a questa curiosità. Se l’è fatto raccontare direttamente da Michael Mauer, responsabile del design Porsche dal 2004. L’uomo che, nelle versioni più recenti, l’ha disegnata davvero.
Il designer della casa tedesca ha l’abitudine di cominciare a disegnare l’auto dalle ruote anteriori. Per farlo ha due piccoli trucchi. Intanto, suggerisce, bisogna muovere tutto il braccio e non soltanto la mano. Poi, si può sempre cercare un piccolo aiuto. Basta inumidire di caffé il fondo di una tazzina e premerla sul foglio per ottenere un cerchio perfetto.
Iniziare dalla ruota anteriore, spiega, permette di intervenire in un secondo momento per modificare le proporzioni complessive della macchina. Poi si traccia la linea tra le due ruote e si comincia a tracciare le linee. Il finestrino anteriore inizia a mezza ruota di distanza rispetto al margine del pneumatico anteriore, mentre quello posteriore termina sulla stessa verticale del centro della ruota posteriore.
Gli spazi riservati alle superfici vetrate sono elementi caratteristici della 911, in questo diversa dagli altri modelli della casa, e identificativi anche dello stile del designer. Per esempio, Mauer preferisce scurirli, mentre altri progettisti tendono a lasciarli perfettamente trasparenti.
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La 911 prende forma sotto le mani di Mauer, che definisce via via i piccoli dettagli. Rifinisce gli specchietti o le maniglie. E soprattutto, usa il colore per aumentare il realismo del disegno, per dare la profondità. Per questo, dice, si può guardare una foto dell’auto mentre si disegna. In questo modo, migliora la percezione della tridimensionalità, la definizione delle luci e soprattutto delle ombre sulle superfici. E infine, dice, non bisogna mai avere paura di sbagliare. Ecco come nasce un’auto entrata nella leggenda.
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