Dopo l’estensione dei divieti da parte del governo di Orban, anche il Gran Premio d’Ungheria di Formula 1 è in fortissimo rischio: la situazione
Dopo che il governo di Orban ha esteso il divieto riguardo lo svolgimento di eventi pubblici di massa, si trova a forte rischio anche il Gran Premio d’Ungheria del 2 agosto per l’inizio della Formula 1. Le manifestazioni con oltre 500 persone vedranno restare in vigore la normativa attuale fino al prossimo 15 agosto. Nonostante l’idea sia quella di gare a porte chiuse, si sforerebbe comunque il numero minimo consentito.
All’inizio di questa settimana, l’organizzatore Zsolt Gyulay si era detto favorevole a tutte le opzioni, con il governo pronto a sostenere la gara. Ai microfoni di Motorsport.com aveva dichiarato di essere aperto ad ogni soluzione. La situazione verrà comunque tenuta sotto controllo e tutto dipenderà da come evolveranno le cose nel paese.
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Formula 1, due opzioni per il GP d’Ungheria
L’Ad del circuito spiega anche come sia stato stilato un protocollo di sicurezza per l’Austria che potrebbe fare anche al caso proprio dell’Ungheria. Poi ammette che, nonostante per l’Hungaroring il GP sia molto importante, ad ora non sono state studiate alternative né ne è venuta fuori alcuna.
Gyulay parla anche di due opzioni: “La prima è organizzare una gara senza fan, come in Austria. Certamente per il promoter si tratta di una grandissima perdita. La seconda è aprire le porte, dopo che lo scorso anno siamo riusciti a battere il record di pubblico, sono convinto che in base alle prevendite si potrebbe ottenere lo stesso numero di presenze”.
Sulla possibilità di fare due gare sullo stesso tracciato, anche se è troppo presto per parlarne, pare non vi siano problemi nell’eventualità. Anzi, sarebbe visto come un vantaggio in termini economici e di turismo.
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