In vista della Fase 2, il ministro dei Trasporti Paola De Micheli ha annunciato lo sviluppo di un’app per garantire le distanze sociali sui mezzi pubblici
Come annunciato dal Governo qualche giorno fa, dal 4 maggio in Italia prenderà il via la Fase 2. Oltre alla ripresa di diverse attività lavorative, anche i mezzi pubblici torneranno a lavorare a pieno regime. Uno degli argomenti maggiormente di discussione riguarda il rispetto delle distanze sociali su bus, treni e metropolitane, in modo da garantire la sicurezza dei cittadini. In questo senso, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è al lavoro per varare diverse misure, che avranno l’obiettivo di offrire un servizio il più possibile sicuro.
Oltre ai già citati accorgimenti, il ministro De Micheli ha annunciato che è in fase di sviluppo, e sarà presto disponibile a tutti, un’app per smartphone che dovrebbe aiutare a mantenere le distanze sui mezzi pubblici. Il funzionamento sarà molto semplice: in caso di un numero eccessivo di passeggeri già presenti, il software avviserà l’utente che dovrà aspettare il mezzo successivo, evitando così pericolosi assembramenti.
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Fase 2 e trasporti pubblici: le novità
La Fase 2, oltre a ripresa delle principali attività lavorative del Paese, vorrà dire anche ritorno a pieno regime dei mezzi pubblici. Il Governo ha già annunciato quali accorgimenti verranno presi per evitare pericolosi assembramenti, soprattutto negli orari di punta. L’idea è quella di garantire il distanziamento sociale tra i passeggeri. L’app proposta dal ministro dei Trasporti De Micheli è solo l’ultima delle diverse novità che prenderanno il via la prossima settimana.
Innanzitutto, l’accesso al trasporto pubblico sarà controllato. Si calcolano numeri di passeggeri totali molto inferiori rispetto a quelli che si registravano prima dello scoppio dell’emergenza Covid-19. All’interno di bus e metro, saranno presenti dei “segnaposto“, che indicheranno alle persone dove posizionarsi. Tra una persona e l’altra, inoltre, sarà obbligatorio avere più posti liberi. Queste misure hanno già incontrato le critiche di diversi enti legati al trasporto, che hanno denunciato come sia impossibile far rispettare le distanze durante gli orari di punta.
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