Il managing director di Yamaha Lin Jarvis, in un’intervista a Sky Sport, ha parlato del futuro di Valentino Rossi e delle ipotesi sulla ripresa della stagione.
Non ci sono ancora certezze sul futuro del Motomondiale, fermo ai box come tutte le altre competizioni sportive per via dell’emergenza coronavirus. La stagione 2020 sarebbe dovuta partire l’8 marzo in Qatar, ma ad oggi non è stato disputato nessun Gran Premio e si sta cercando di capire se vi siano le condizioni affinché il mondiale possa iniziare. Intanto i team studiano quali possano essere le strategie per non farsi trovare impreparati. Tra queste c’è anche la Yamaha il cui managing director, Lin Jarvis ha rilasciato un’intervista alla redazione di Sky Sport.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Mercato MotoGp, Marquez vuole il rinnovo automatico dei contratti
MotoGp, l’ad Yamaha Lin Jarvis: dall’emergenza coronavirus al futuro di Valentino Rossi
“Penso sia difficile disputare gare prima di settembre, ma è la mia idea personale. Dipende dai Governi, dobbiamo aspettare le regole dei singoli Stati. Aspettiamo la decisione della Dorna, che comunque deve trovare un Paese che ci accoglie e dal quale ripartire“. Così il managing director Yamaha Lin Jarvis ha parlato della possibile ripartenza del Motomondiale ai microfoni di Sky Sport. La stagione motociclistica 2020 non è mai iniziata a causa dell’emergenza coronavirus ed il rischio che possa essere definitivamente annullata sussiste. Nei giorni scorsi è emersa l’ipotesi di ripartire, ma disputando solo poche gare: “L’idea oggi – spiega in merito Jarvis- è ancora quella di competere su diversi circuiti europei e non, ma in caso contrario non escludiamo l’opportunità di trovare uno o due luoghi dove poter disputare due, tre o magari anche quattro gare“.
In tal caso per Jarvis vi sarebbe la problematica delle temperature, perché iniziando a settembre ed optando per una località europea vi è il rischio che le temperature siano basse sino alla fine dell’anno.
Il managing director del team giapponese ha proseguito spiegando che tutti i costruttori, trattandosi di una problematica comune, stanno lavorando insieme per trovare una soluzione. Parlando di una possibile riduzione degli stipendi dei piloti, Jarvis ha ammesso che stanno tutti affrontando difficoltà dai costruttori ai piloti.
Jarvis sul futuro di Rossi: “Valentino penso deciderà entro giugno“
Immancabile una domanda sul futuro di Valentino Rossi, in bilico tra un possibile ritiro ed un’ultima stagione, ma non con il team ufficiale Yamaha, dove approderà al suo posto Fabio Quartaro. Jarvis sul punto riferisce di aver aperto un dialogo con il pilota: “Abbiamo iniziato a parlare, Valentino avrebbe dovuto decidere entro fine giugno. L’idea era quella di fare cinque o sei gare per capire se si sentiva bene ed era competitivo, ma questo non è più possibile. L’ufficialità di una decisione? Penso che la tempistica possa essere simile, quindi entro giugno“.
“L’ipotesi iniziale era quella che Rossi avrebbe corso cinque o sei gare per tastare la sua competitività, ma ciò non è stato ovviamente possibile. Un’ufficialità, dunque, è attesa per il mese di giugno.
In caso Rossi optasse per continuare, l’ipotesi più accreditata pare quella di una nuova avventura con il team Yamaha Petronas che attende una risposta del Dottore. “Visto che non è una stagione normale, credo – prosegue l’a.d.- che non ci sia fretta, penso che Petronas possa aspettare un attimo, in tal senso abbiamo un accordo con Razlan Razali”. Per Jarvis sarebbe eccezionale, se Rossi decidesse di approdare a Petronas, per vederlo insieme al connazionale Franco Morbidelli.
L’ad Yamaha ha concluso parlando del futuro di Jorge Lorenzo, tester del team: “Spero rimanga se dovesse decidere di non tornare in gara. Wild card? Difficile -riporta Sky Sport– dato che verrà ridotto il personale nel paddock“.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Valentino Rossi e il possibile ritiro: “Deciderò… al buio”