A Treviso, i droni diventano strumento per rilevare eventuali incidenti stradali (Pixabay)
A Treviso, è in atto un esperimento da parte delle Forze dell’Ordine: l’utilizzo dei droni per monitorare la situazione e rilevare eventuali incidenti
Nel corso degli ultimi anni, diverse aziende a livello mondiale hanno deciso di puntare alla progettazione e alla vendita di strumenti volanti che registrano foto e video: i droni. Si tratta di piccoli oggetti che, grazie ad un telecomando utilizzabile da un pilota a terra per direzionarli, permette di sorvolare intere zone e registrare immagini in tempo reale.
Durante i primi anni di distribuzione, i droni erano strumento principalmente di fotografi e creatori di contenuti. Negli ultimi tempi stanno iniziando ad essere usati anche per altri scopi. Proprio durante l’ultimo periodo, caratterizzato dall’emergenza Coronavirus, le Forze dell’Ordine hanno usato questi strumenti per controllare gli spostamenti delle persone. A Treviso, è in corso un esperimento che vede nei droni un’arma in più per rivelare eventuali incidenti stradali.
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A Treviso, le Forze dell’Ordine hanno deciso di fare un passo avanti, e utilizzare questi innovativi strumenti per altri scopi. Due droni del peso di 800 grammi e 1 chilo avranno il compito di sorvolare il Trevisano e identificare eventuali incidenti stradali. Grazie a questi oggetti, ci sarà la possibilità di catturare immagini e video a 20 metri di altezza. In questo modo, la Polizia avrà immagini dettagliate dei sinistri stradali, e un controllo maggiore su tutto il territorio di competenza.
Durante i primi giorni di sperimentazione, i due droni in azione hanno già rilevato ben 2 incidenti. “Questi droni sono strumenti molto flessibili e utilizzabili in vari contesti” spiega il Comandante della Polizia Locale: “oltre che per i sinistri, possono essere utili per controlli edilizi o ambientali“. Per il futuro prossimo, si sta già discutendo della possibilità di installare termo-camere, in modo da verificare la temperatura corporea delle persone e affrontare al meglio la “fase 2”.
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