Trasporto aereo al collasso: i dati della crisi delle compagnie. In Europa voli calati di oltre il 50%, con una perdita di 1 miliardo di euro al mese
Uno dei settori maggiormente colpiti in questo periodo di lockdown congiunto è senza dubbio quello delle compagnie aeree. Nel 2020 i principali vettori europei sono destinati a perdere oltre la metà dei propri fatturati, per un valore mensile di circa 1 miliardo di euro. Le limitazioni negli spostamenti tra i vari Paese, nel tentativo di contenere la diffusione della pandemia di coronavirus, sta portando al collasso il sistema. Molte frontiere restano chiuse e il turismo è completamente azzerato. Restano solo i lavoratori a salire sugli aerei ma con strettissime norme di protezione individuale. Distanza sociale di almeno un metro e mezzo (un posto si e un posto no), mascherine e guanti anche in volo più lo scan termico all’imbarco. Spostarsi in queste condizioni sta diventando sempre più complesso e a quanto pare anche nei prossimi mesi la ripresa non sarà così semplice. Se i tempi di ripresa verranno confermati, anche l’estate 2020 subirà un grossissimo ridimensionamento in termini di circolazione e una conseguente ripercussione negativa nei vari settori economici connessi.
Secondo uno studio di Morgan Stanley, ripreso nell’analisi del Corriere della Sera, molte delle aviolinee non riusciranno a sopravvivere a questo impatto catastrofico sui conti. La concorrenza nel 2021 potrebbe essere davvero limitata.
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Traffico aereo al collasso: i dati della crisi delle compagnie
Per capire l’impatto negativo del coronavirus sulle varie compagnie aeree, basta dare un’occhiata ad alcuni dati significativi.
Ryanair, la principale low cost del Vecchio Continente, è passata in 12 mesi da 10,9 milioni di viaggiatori a 5,7 milioni (marzo 2019-marzo 2020), un calo di quasi il 48%. EasyJet da 7,7 a 3,9 milioni (-49,5%), Turkish Airlines da 5,9 a 2,8 milioni (-52,5%), Air France da 4,35 a 1,8 milioni (-58,6%). Peggio di tutte la Norwegian Air che ha perso il 61% del traffico (da 2,96 a 1,15 milioni).
Secondo Morgan Stanley il gruppo Lufthansa, brucia in media 1,03 miliardi di euro al mese, Air France-Klm 907 milioni, Iag 886 milioni, EasyJet 295 milioni, Ryanair 235 milioni e Wizz Air solo 97 milioni.
Le previsioni per il futuro non sono certo floride. Secondo l’analisi gli introiti di compagnie come Lufthansa saranno in calo del 53% rispetto al 2019 secondo gli analisti, con una perdita annuale da quasi 11 miliardi di euro. Qualcosa in meno ad esempio per Air France-Klm (-50,9%) a 10,38 miliardi.
Non si salvano nemmeno le low cost, con Ryanair che dovrà fronteggiare una perdita di 3,72 miliardi (-56%). Segno negativo anche per EasyJet (-49,5% a 3,68 miliardi di euro) e Wizz Air (-51,2% a 1,39 miliardi). Tutto questo potrà solo che peggiorare se dovesse essere mantenuto il distanziamento sociale a bordo anche nei prossimi mesi o se sfortunatamente dovessero essere aggiunte nuove restrizioni. Il settore è al collasso.
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