Harley-Davidson, consegnano cibo a domicilio: iniziativa del club di Firenze

L’Iron Fist Motorcycle Club di Firenze, vista l’emergenza Coronavirus, ha deciso di aiutare consegnando cibo a domicilio a bordo delle Harley-Davidson

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La bellissima iniziativa del club di Harley-Davidson di Firenze (Getty Images)

Da ormai quasi due mesi, l’Italia si trova a vivere un’emergenza economica e sanitaria con ben pochi precedenti a causa del Coronavirus. Nel corso delle settimane, diversi enti o personaggi di spicco hanno deciso di dare una mano alla causa. A questi, si è aggiunto anche l’Iron Fast Motorcycle Club di Firenze. Come riportato da InMoto.it I 40 centauri facenti parte del gruppo, hanno deciso di aiutare nel concreto i più bisognosi e, in collaborazione con la Croce Rossa, hanno preso parte ad un’iniziativa molto interessante.

Consegnare cibo ai più bisognosi. Senzatetto, persone anziane e così via, è questo il target a cui ha deciso di puntare il club di motociclisti, voglioso di aiutare nel concreto durante questa crisi legata alla pandemia. Il tutto, a bordo delle mitiche Harley-Davidson, motociclette storiche e che da decenni incantano migliaia di appassionati. L’iniziativa prevede tre turni al giorno, con quattro moto alla volta, della durata di due ore. Il tutto rispettando le norme sanitarie.

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Consegnare cibo in sella ad un Harley-Davidson: l’iniziativa del club di Firenze

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I 40 Centauri del club consegnano cibo a domicilio ai più bisognosi in sella alle loro Harley-Davidson (Facebook)

L’iniziativa dell’Iron Fast Motorcycle Club di Firenze, in collaborazione con la Croce Rossa, ha sicuramente fatto discutere. Almeno inizialmente. Come spiegato da Pietro Bernardi, il fondatore del club, durante i primi giorni i 40 membri del gruppo hanno dovuto combattere con lo stereotipo del motociclista in sella ad un Harley-Davidson. “Alcune signore anziane si rifiutavano di aprire ad un uomo tatuato, con la giacca di pelle e gli stivali” spiega Bernardi: “Abbiamo dovuto più volte convincere le persone ad aprirci la porta per consegnare loro il cibo”.

Durante i primi giorni, i volontari hanno dovuto anche spiegare il loro progetto alle Forze dell’Ordine presenti nei posti di blocco che, ovviamente, hanno fermato diversi Centauri per verificare i motivi dello spostamento. Ma ora, come chiarisce il fondatore del gruppo, tutto sembra passato. “Fa piacere vedere come tutto sia cambiato, e come noi appassionati di Harley-Davidson veniamo visti in maniera diversa e lontana dagli stereotipi“.

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