Domenicali: “Leclerc ha talento, la Ferrari non lascerà la Formula 1”

Stefano Domenicali racconta al Corriere della Sera le sue impressioni sui piloti della Ferrari. “Leclerc ha talento e forza mentale” dice. Spiega cosa l’ha colpito di Alonso e Schumacher, ma esclude un ritorno al Cavallino

Domenicali: "Leclerc ha talento, la Ferrari non lascerà la Formula 1"
Domenicali: “Leclerc ha talento, la Ferrari non lascerà la Formula 1”

Stefano Domenicali, team principal della Ferrari dal 2008 al 2018, resta al centro dell’attenzione nel mondo del motorsport. Presidente e amministratore delegato di Lamborghini, mantiene un ruolo oggi distante dalla Formula 1. Un mondo di cui continua ad essere comunque appassionato, spiega nell’intervista a Giorgio Terruzzi per il Corriere della Sera.

Uomo di sport, ha passato in rassegna i piloti che ha conosciuto in Ferrari. La traccia più forte l’hanno lasciata Fernando Alonso e Michael Schumacher. Lo spagnolo, ha spiegato, aveva un’impressionante “abilità matematica, (era) un computer velocissimo nell’analisi di ogni strategia, di qualunque scenario”. Di Schumacher, invece, gli resta impressa la capacità analitica. “Mai vista una cura del dettaglio così accanita. Un uomo dotato di una determinazione spaventosa“.

Domenicali ammira Leclerc che, dice, “ha talento, forza mentale e un contratto a lungo termine. Servirà una vettura competitiva“. E’ questo, dunque, il fattore centrale per l’ex team principal, più che il compagno di squadra.

Non crede, invece, alla possibilità di una Ferrari lontana dalla Formula 1. “Questa è una fase tattica. Credo che Binotto stia cercando di fare il possibile per difendere la tradizione e la realtà del Cavallino“.

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Domenicali esclude il ritorno in Ferrari

Domenicali esclude il ritorno in Ferrari
Domenicali esclude il ritorno in Ferrari

Di lui si parla in tanti modi e per tanti ruoli, anche come successore di Jean Todt a capo della federazione internazionale o come prossimo leader di Liberty Media. “Sono presidente della commissione Fia per le vetture monoposto. E resto un appassionato di F1” dice. Il suo nome è stato associato anche alla Ferrari, l’ambiente in cui è cresciuto come manager. “Conosco Elkann da anni” dice. “Certo che ci parliamo, ci confrontiamo sui temi chiave del mondo automobilistico. Ma l’ipotesi di tornare a Maranello resta un pettegolezzo senza fondamento”.

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