Il governo è al lavoro per la Fase 2 del coronavirus che vede al centro la questione della ripresa delle attività produttive. Per il settore dei motori, si spinge sulla riapertura dei concessionari
Dopo aver superato la parte più critica legata all’emergenza da coronavirus, il governo ora lavora a quella che sarà la fase 2 ed alla ripresa delle attività produttive. E’ ormai assodato che i primi a ripartire saranno i cantieri, il settore tessile e le fabbriche di ogni genere. Si riflette anche sul riavvio di diverse attività legate alla vendita tra cui i concessionari di auto che sono fermi dallo scorso 11 marzo. Gli autosaloni potrebbero riaprire da lunedì 4 maggio o la settimana dopo, quindi l’11. Il settore, in queste settimane, è stato colpito pesantemente. Le immatricolazioni di auto infatti sono calate delle 85,42% rispetto all’anno precedente. Il danno non si è riversato solamente su aziende ed imprese direttamente coinvolte ma anche sullo Stato, dato che questo giro di affare produce il 3% del Pil annuo nazionale.
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Riapertura concessionari, le possibili novità ed i cambiamenti
Molti concessionari, al di là della riapertura fisica, si stanno organizzando per avviare la vendita online. Questo permetterebbe al cliente di scegliere l’auto tramite internet ricevendo supporto telematico da un consulente esperto ed il veicolo verrebbe consegnato a casa già sanificato. Un modo per evitare il più possibile che le persone si rechino negli autosaloni e rispettando ancor meglio le disposizioni igienico-sanitarie che verranno adottate nei prossimi mesi.
A dispetto di ciò, molti potrebbero non riaprire perché il contraccolpo ricevuto è stato troppo forte. Per tale motivo diverse case automobilistiche, tra cui in primis Suzuki e Mazda, vogliono aiutare i loro venditori con dei supporti sia economici che strategici.
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