Zak Brown, CEO della McLaren, ha lanciato una pesante stoccata alla Ferrari che negli scorsi giorni ha fomentato la possibilità di lasciare l’F1
Il CEO della McLaren, Zak Brown, ha lanciato una stoccata alla Ferrari che negli scorsi giorni ha ipotizzato di poter lasciare la Formula 1. Ai microfoni di Motorsport.com, ha dichiarato che la federazione potrebbe tranquillamente proseguire anche senza la scuderia rossa. In primis perché il limite minimo di team in gara è 16 e quindi a 18 si potrebbe continuare, inoltre, nell’eventualità, ci sarebbe qualcuno pronto a sostituire la Ferrari. Ammette, anche, che “Non vorrei che la Ferrari lasciasse la F1. Mi dispiacerebbe che qualcuno dovesse abbandonare lo sport e questo è qualcosa che non vogliamo che accada”.
L’attenzione poi si focalizza in generale sulla possibilità che, con un budget ridotto, vi sia l’addio di diverse squadre. In questo caso parla dell’importanza di concordare un limite che possa abbracciare un po’ tutti gli intenti.
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F1, la Ferrari lascia? La situazione
Tutto è iniziato negli scorsi giorni quando, alla richiesta di vari team tra cui proprio la McLaren di abbassare il budget cup per la prossima stagione, la Ferrari si è fermamente opposta. Il numero uno della scuderia del cavallino rampante, Mattia Binotto, ha affermato: “Portare il budget cap a 145 milioni di dollari è una richiesta particolarmente esigente rispetto a quanto si era stabilito lo scorso giugno. Se dovesse abbassarsi ulteriormente – minaccia – non vorremmo essere messi in una posizione tale da dover essere obbligati a guardare ad altre opzioni per continuare ad esprimere il nostro dna legato al mondo delle corse”.
La preoccupazione principale del team Ferrari è che, oltre ad avere un grosso impatto economico sul proprio personale, l’abbassamento del budget cap danneggi lo sviluppo tecnologico. Questo andrebbe “contro lo spirito di questa categoria”, afferma sempre Binotto. Per ora, però, questi rimangono solo presupposti e stoccate tra le varie scuole di pensiero all’interno dell’F1. Niente di deciso insomma, con le prossime settimane, però, che potrebbero essere cruciali in vista di novità ufficiali.
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