Per moltissimi giovani appassionati che si avvicinavano alla loro prima moto, la Fantic Caballero rappresenta un vero e proprio mito, un sogno che per tanti ragazzi si è concretizzato al quattordicesimo anno d’età.
Compie cinquant’anni e merita di essere festeggiato perché a dispetto di una concorrenza come quella degli scooter che hanno fatto epoca come la Vespa o il Ciao, il mitico Caballero ha saputo mantenere un nome e una coerenza non da poco.
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Fantic Caballero
Negli anni ’70 i fortunati quattordicenni che avevano la possibilità di farsi regalare un motorino venivano divisi in due diverse categorie: quelli che viaggiavano in Piaggio e quelli che sfoggiavano un Caballero, modello di punta della Fantic Motor gloriosa azienda nata nel 1968 a Barzano. Un’azienda che per molti anni ebbe un clamoroso successo ma che subì l’invasione delle giapponesi e degli scooter e che subì anche un drammatico fallimento nel 1995.
Oggi la Fantic è ancora viva grazie a Federico Fregnan, imprenditore trevigiano che nel 2003 decise di rilevare il marchio e di creare una nuova linea di produzione di moto e bici senza mai dimenticare il mitico Caballero.
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Lo scrambler italiano
Nato nei primi anni ’70 con l’idea di creare uno scrambler tutto italiano, agile e con un piccolo 50cc brillante e versatile, il Caballero fece epoca. Nella sua doppia versione rosso corsa e nera, molto elegante, è finito in tanti garage prestigiosi. Conquistò tre titoli mondiali motocross con Thierry Micaud. Ma soprattutto venne guidato da motociclisti di fama mondiale come Jarno Saarinen, lo splendido pilota tragicamente scomparso nel 1973 che si divertiva nel paddock facendo acrobazie con un Caballero rosso. O l’altrettanto iconico Mike Hailwood che si diceva in grado di pilotare qualsiasi cosa ma di divertirsi di rado come con il suo Caballero. Persino Sandro Mazzola, ala della grande Inter, era famoso per le sue scorrazzate sul piccolo scrambler italiano che mandavano in bestia i dirigenti del club che gli avevano vietato di usare la moto perché troppo pericolosa.
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Un nome, tanti modelli
Famosa la versione con il cambio a sei marce, un lusso per l’epoca. Dopo la prima edizione, a quattro marce con un carburatore della Minarelli, il Caballero dal classico cinquantino ha sviluppato molte altre versioni. Tantediverse livree e colori con motorizzazioni fino ai 200 cc. Il fallimento della casa originaria non impedì che di Caballero immatricolati e in perfetto ordine se ne vedessero ancora parecchi. Poi la nuova azienda rinata in Veneto ha contribuito al rilancio del prodotto che oggi viene presentato al pubblico in tre motorizzazioni, 125, 250 e 500 cc, tutte con motori a quattro tempi. Due gli assetti: flat, perfetto per gli enduro da traffico cittadino e rally, pensato invece per percorsi misti e un po’ più estremo.
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Cinquant’anni di Caballero
In occasione dei cinquant’anni del glorioso Caballero la nuova Fantic Motor presenta un’edizione speciale. Ecco la 500 Anniversary che era già stata anticipata all’ultima edizione milanese dell’Eicma. Due le livree, in rosso e in azzurro. Immutato il logo ‘caballero’ con scritta silver sul fondo nero, sul serbatoio.
Dotazione speciale e molto aggressiva e quasi agonistica con la griglia fanale, la piastra anteriore e laterale, paramotore e pararadiatore oltre a manubrio con traversino e paracolpi.
Il motore è ormai collaudatissimo e più che affidabile: gli ingegneri hanno ammorbidito le sospensioni, abbassato l’assetto di guida che ora è decisamente più sportivo. Un bel modo di festeggiare i cinquant’anni di una moto che è stata la prima moto assoluta di tantissimi grandi appassionati, Tutti ragazzi che dalla due ruote non sono più scesi e di selle ne hanno cambiate molte senza mai dimenticare il loro primo amore, nato a quattordici anni.