Auto

Elkhart Collection: Ferrari, Lamborghini e Alfa in un’asta gigante

Najeeb Khan, spregiudicato imprenditore appassionato di auto, si è letteralmente rovinato per la sua collezione di auto d’epoca, e ora la Elkhart Collection finirà all’asta per pagare i suoi debiti dopo l’accusa di bancarotta e frode.

La Lamborghini Miura carrozzata Bertone del 966

Promette di essere una delle aste più interessanti dell’anno, forse una delle più importanti dell’ultimo decennio. Si tratta della cessione della collezione Elkhart Collection annunciata da Sothebys per aprile ma rinviata a causa della pandemia a ottobre e che è già stata presentata con un’ampia panoramica on line sulla pagina ufficiale della prestigiosa casa d’aste.

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La Ford Heritage GT Sport da competizione

La Elkhart Collection, un sogno all’asta

Si tratta di ben 240 modelli tutti appartenuti al magnate Najeeb Khan, la cui passione per le automobili avrebbe forse meritato una sorte migliore. A tradire il miliardario, caduto in disgrazia e condannato per bancarotta dopo il crack della sua Interlogic Outsourcing, ha sicuramente contribuito anche la sua passione ossessiva e compulsiva per le auto d’epoca.

Guadagnati i primi soldi Khan cominciò a investire acquistando grandi lotti di auto storiche e da collezione spendendo moltissimo per rimetterle a nuovo. In meno di dieci anni il suo garage vantava già un centinaio di auto di valore inestimabile. Ma l’imprenditore finì per fare il passo più lungo della gamba. Un paio di investimenti sbagliati, un socio che scappa con i clienti e lo lascia senza soldi e con troppi debiti e il desiderio di non rinunciare alla sua collezione lo trascinando sul lastrico.

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Una Jaguar Lightweight del 1963

Bancarotta, fallimento e frode

Accusato anche di frode di multimilionaria dalla Key-Bank con la quale stava tentando un’avventurosa operazione di rifinanziamento, Najeeb Khan è finito in rovina. A settembre un giudice ha dichiarato il fallimento personale dell’imprenditore – quello dell’azienda era già stato decretato – e tutte le sue proprietà, case e auto, sono state messe sotto sequestro. I suoi gioielli sono 230 auto, trenta moto, quindici camion, cinque furgoni, un aereo e un elicottero: e saranno tutti battuti all’asta. Una fine molto triste.

La Collezione Elkhart, nella accurata descrizione di Sotheby’s (qui il cartellone completo dei mezzi in vendita), prende il nome da Elkhart, la cittadina dell’indiana dove Najeeb Khan aveva cominciato a raccogliere i primi mezzi che oggi occupano un colossale capannone ricco anche di mobili d’epoca, insegne luminose di garage e officine e la perfetta ricostruzione di alcune stazioni di servizio anni ’50. “Il culmine di decenni di raccolta accurata e mirata di alcune delle migliori automobili da parte di un unico proprietario, una collezione unica nel suo genere con alcuni tra i marchi e i modelli più eccezionali nella storia automobilistica” scrive Sothebys.

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Gli interni di una introvabile Piaggio Vespa 400

Capolavori in condizioni straordinarie

Le auto saranno battute in lotti distinti ma alcune sono troppo preziose e verranno proposte singolarmente. Tra le tante – impossibile un elenco completo – una Ferrari Berlinetta Vignale del 1952, una Dino 246 GT, un’Alfa Romeo Giulietta Sprint, una meravigliosa Lamborghini Miura P400 S del 1969 carrozzata Bertone giallo corsa, una Shelby Mustang del 1966, una Ford GT Heritage e una Mercedes 1955 “ala di gabbiano” in condizioni strepitose. C’è davvero da perderci la testa. L’incasso previsto è da sogno ma il signor Khan non vedrà nemmeno un dollaro: e dopo aver investito tutto il suo patrimonio nella realizzazione di una delle collezioni più straordinarie del mondo, tutto il ricavato andrà finirà ai suoi creditori.

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Una bizzarra Amphicar del 1977

Il pezzo storico più atteso è senza dubbio la Clement 12/16 del 1903, perfettamente funzionante, oltre a una Bentley 3-4½ del 1924 realizzata dalla Vanden Plas. Ma ci sono anche molti pezzi adatti ai collezionisti italiani perché Khan era un fanatico delle Fiat: una 500 Abarth del 2012 è stata una delle sue ultime conquiste, ma tra i lotti delle ‘auto pop’ c’è anche una 500L giallo ocra degli anni ’70 e una Topolino del 1947.

Il signor Najeeb Khan, l’imprenditore fallito che aveva messo assieme la collezione

 

Stefano Benzi

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