Ferrari, Mattia Binotto minaccia l’addio alla Formula 1 se dovesse essere abbassato ancora il budget cap. “Dobbiamo mantenere il nostro DNA da corsa” spiega
La Ferrari non ci sta. Il taglio dei costi in Formula 1 va bene, ma solo fino a un certo punto. La prospettiva di ridurre ancora la soglia a causa della crisi dovuta al coronavirus, mette in allarme il team principal Mattia Binotto. “Se dovesse scendere sotto i 145 milioni di dollari, potremmo valutare altre opzioni per garantire il nostro DNA da corsa” ha detto al Guardian. Tradotto, la Ferrari potrebbe lasciare la Formula 1.
L’anno scorso, i team avevano raggiunto un accordo per contenere i costi a un massimo di 175 milioni di dollari per scuderia nel 2021. Ma i team con meno risorse rischiano di sparire a causa della crisi. La McLaren si è fatta promotrice di una proposta di abbassamento della soglia fino a 100 milioni. Secondo le ultime indiscrezioni, riferite dal Guardian, si arriverebbe a una via di mezzo. FIA e Liberty Media starebbero infatti pensando di scendere a 145 milioni per il 2021 e a 130 nel 2022.
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Ferrari, le ragioni di Binotto
Già scendere fino a 145 milioni, spiega Binotto, “ci impone sacrifici in termini di risorse umane ma andare sotto quella cifra potrebbe costringerci a valutare altre opzioni. Siamo consapevoli che il mondo, così come la Formula 1, stanno affrontando enormi sfide, ma non è il momento di prendere decisioni senza valutare le conseguenze“.
Il team principal della Ferrari teme che la riduzione dei costi finisca per comportare una riduzione del personale, con conseguenti licenziamenti, e del livello di innovazione tecnologica.
“La Formula 1 deve essere il punto più alto della tecnologia, della ricerca delle prestazioni nello sport automobilistico. Così rischiamo di avvicinare il livello a quello delle serie inferiori“. Per contenere i costi delle scuderie con meno risorse, Binotto apre alla possibilità di offrire vetture complete a team clienti. “Succede già in MotoGP” ha detto, “non sarebbe un sacrilegio“.
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