Alfa Spider. Garage Italia Customs, la società fondata da Lapo Elkann, progetta di far rivivere la mitica “Duetto” in versione elettrica.
Il grande ritorno di una leggenda. Con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro. Dopo la Fiat 500 Jolly e la Panda 4×4, infatti, la Garage Italia Customs di Lapo Elkann potrebbe riproporre, in versione restaurata e con motore elettrico, l’Alfa Romeo Spider. La mitica “Duetto” che ha fatto sognare generazioni di automobilisti tra il 1966 e il 1994.
La “Duetto” è l’ultimo modello progettato sotto l’egida diretta di Pininfarina, morto poco dopo il lancio al Salone di Ginevra del 1966. Promossa attraverso una serie di eventi non solo legati ai motori, fa bella mostra di sé durante una crociera da Genova a New York per il lancio promozionale negli USA con 1300 invitati appartenenti al mondo della moda, dello spettacolo, della musica e dello sport.
Ma la svolta arriva grazie al cinema, quando al volante della Spider sale Dustin Hoffman nelle scene cult del Laureato. Come ha ricordato Alessandro Barteletti sulla rivista Ruoteclassiche, il nome “Duetto” nasce da un concorso: “Spider 1600 : dategli il nome. Diventerà famoso“.
Dai concessionari della casa in Italia e in Europa arrivano oltre 140 mila schede di risposta. I primi due nomi, “Pininfarina” e “Pinin”, vengono scartate dalla commissione che premia invece il terzo, “Duetto” appunto. “Vorrà dire armonia doppia, nel senso che questa macchina realizza un’armonia tra la grazia e la forza e allo stesso tempo armonia in coppia“, sottolinea il presidente della giuria, il poeta Leonardo Sinisgalli.
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Alfa Spider, il progetto di Garage Italia
Nel progetto di Garage Italia, quell’armonia resta punto di forza. I render disponibili sul profilo Facebook del gruppo, spiega il direttore creativo Carlo Borromeo al Corriere della Sera, “sono una riflessione, utile per sondare il terreno e chiarirci le idee dando continuità al nostro progetto legato all’auto italiana. Non escludo sia l’inizio di una serie di proposte che potrebbero portarci fuori dal nostro Paese“.
Il progetto parte dall’ultima delle quattro serie della Duetto, quella del 1989 con i paraurti meno sporgenti e in tinta con la carrozzeria. Nei primi bozzetti diffusi, compare in un singolare color verde acido metallizzato. “Se ci riesce di farla bella con quel colore, con quelli facili potrebbe solo migliorare” ha spiegato Borromeo.
L’originalità della rivisitazione, nota ancora il Corriere della Sera, sta nella trazione elettrica e nella ricerca di auto non funzionanti per la trasformazione. Garage Italia, infatti, progetta di ridare vita a modelli in cattive condizioni e possibilmente senza motore.
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