Marc Marquez e Lewis Hamilton potrebbero incontrare qualche ostacolo in più nell’inseguimento ai record di Giacomo Agostini e Michael Schumacher.
Marc Marquez e Lewis Hamilton, due campioni in corsa con la storia. Per la storia. A cui la storia sta mettendo di fronte ostacoli inattesi. Il blocco della stagione per il coronavirus, infatti, potrebbe rallentare, e forse definitivamente impedire, che raggiungano i record di Giacomo Agostini e Michael Schumacher in MotoGP e in Formula 1.
A 26 anni, Marquez è il più giovane ad aver vinto sei titoli mondiali nella classe regina. In carriera, è diventato otto volte campione del mondo, una in meno di Valentino Rossi. E insegue la leggenda italiana del motociclismo mondiale, il 15 volte campione Agostini, arrivato al sesto titolo in classe regina a 29 anni e 25 giorni.
Marquez sfida il record di Agostini
Il pilota più vincente di sempre l’ha incoronato alla fine della scorsa stagione. “E’ l’unico talento di questa epoca“, ha detto alla Gazzetta dello Sport. Convinto che Marquez sia abbastanza giovane per pensare di battere il suo record, Agostini non è d’accordo con chi sostiene che la Honda sia progettata e sviluppata apposta per lui. “Una moto è fatta per tutti, un’azienda non fa una moto per me, per te, per lui” ha detto, “poi la messa a punto personale fa la differenza. Solo che, con tutto il rispetto per i piloti, mancano i grandi talenti. Perché non ce ne sono mai stati tanti assieme“.
Marquez ha il tempo dalla sua. E’ il più precoce ad aver festeggiato otto mondiali, considerando tutte le classi, ha battuto anche una leggenda come Mike Hailwood (che ci riuscì a 27 anni e 112 giorni).
Solo il Cabroncito, Carlo Ubbiali (9), Hailwood (9), Valentino Rossi (9), Angel Nieto (13) e Agostini (15) si sono laureati almeno otto volte campione del mondo.
Marquez, recordman per titoli iridati nella storia della Honda, ha vinto infatti almeno 5 gare negli ultimi 10 campionati mondiali tra 125, Moto2 e MotoGP. Agostini aveva mantenuto una serie simile tra il 1966 e il 1975, ma gareggiando solo in due classi, la 350 e la 500.
Lo spagnolo, sempre sul podio l’anno scorso ad eccezione della caduta quando era in testa a Austin, ha raggiunto le 82 vittorie in carriera, 40 in meno di Agostini. L’inseguimento, per ora, è rimandato.
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Hamilton, il tempo e la sfida a Schumacher
Vale lo stesso anche per Lewis Hamilton, a cui manca un solo titolo mondiale per raggiungere Michael Schumacher. Se quest’anno dovesse completamente saltare, il britannico potrebbe avere qualche difficoltà in più nel raggiungerlo e ancor più nel superarlo. Per staccarlo, a quel punto dovrebbe trionfare anche nel 2021 e nel 2022, quando avrà 37 anni.
Gli mancano poi otto vittorie per eguagliare il record di successi nei Gran Premi di Schumi. Hamilton ne ha vinti 84, uno ogni tre disputati. E’ la sesta percentuale migliore di sempre, la prima nella Formula 1 moderna. E’ infatti preceduto solo da nomi storici e outsider di lusso del motorsport in bianco e nero: Lee Wallard (corse solo due volte a Indianapolis e vinse nel 1951), Juan Manuel Fangio, Alberto Ascari, Bill Vukovich e Jim Clark.
Dalla parte di Hamilton c’è lo spostamento in avanti del nuovo regolamento tecnico, che potrebbe slittare addirittura al 2023. Di contro, si fa sempre più agguerrita la concorrenza della nouvelle vague, di giovani affamati di gloria come Max Verstappen e Charles Leclerc. Il tempo sta prendendo velocità. E non è detto che faccia il bene del sei volte campione del mondo.
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