Michael Jordan è il protagonista di The Last Dance, la docu-serie Netflix sulla stagione del suo ultimo titolo NBA con i Chicago Bulls. E’ l’occasione per curiosare anche, idealmente, nel suo garage.
Ha dipinto i Chicago Bulls come un circolo con droghe e donne. Michael Jordan ha esordito così nelle prime puntate del documentario “The last dance“, il grande evento Netflix sulla sua ultima trionfante stagione in Nba. Icona del basket, con un patrimonio stimato in oltre 1,2 miliardi di dollari, ha cambiato oltre una decina di auto di lusso.
Jordan ha mantenuto a lungo rapporti con Chevrolet, che l’ha scelto come testimonial per una serie di pubblicità. Chevrolet l’ha ringraziato con una C4 Corvette color grigio metallizzato con tanto di targa personalizzata, “Jump 23,” il suo soprannome. Jordan ha anche aggiunto una ZR1 speciale, uno dei 220 esemplari prodotti per il quarantennale del modello.
La stella dei Bulls ha guidato anche una Cadillac XLR, prodotta dal 2003 al 2009. E’ una delle sportscar di riferimento per la casa, una due porte disponibile anche in versione coupé alimentata da un motore da 4.6 litri. Dotata di cambio manuale a cinque rapporti o automatico a sei marce, è stata votata Auto Nordamericana dell’Anno nel 2004. Ma in sei anni, ne sono stati venduti solo 15 mila esemplari.
Nel 1987, il contratto con Nike per lancio del marchio di scarpe Air Jordan fa impennare il suo conto in banca. Nei primi anni ’90 acquista per 212 mila dollari una Ferrari Testarossa in versione modificata.
Non è l’unica Ferrari che Michael Jordan abbia sfoggiato. Non si è fatto mancare, infatti, una 599 GTB Fiorano: motore anteriore V12, 612 cavalli, ha scritto un pezzo di storia prima di essere sostituita dalla F12Berlinetta nel 2013.
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La Ferrari verrà sostituita da un‘Aston Martin DB9 di colore rosso Rannoch personalizzata appositamente. Prima della DB9 c’era già stata la DB7, sempre in tinta personalizzata e interni in pergamena. Scelte stilistiche di raffinata esclusività che combaciano con lo spirito di MJ ed esaltano un motore V12 da 420 cavalli.
La scelta delle auto di Michael Jordan segue prevalentemente due binari: il lusso e la qualità delle prestazioni. Un binomio che ha trovato sintetizzato nella Mercedes CL 65 del 2005 con motore V12 da 604 cavalli. Si è goduto anche la SL 55 AMG, che gli consentiva di essere visto anche quando guidava, e la “McLaren 722 Edition”. E’ una Mercedes speciale, decisamente per pochi, con motore potenziato fino a 650 cavalli e sospensioni che abbassano l’assetto ancora più del solito. La vettura praticamente tocca terra.
Nel corso della sua carriera ha posseduto anche diverse Porsche (930, 964, 993) ma resta legato soprattutto alla coupé 911 che lo ispira anche per uno dei modelli di scarpe del suo marchio.
Nel suo garage, ha trovato posto anche una Range Rover, il “luxury sports utility vehicle” arrivato alla quarta generazione. Oggi, scrive L’Automobile, è anche proprietario di una concessionaria Nissan a Durham, North Carolina.
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