L’ex team principal Ferrari Maurizio Arrivabene ha deciso di dare il suo contributo per la lotta contro il Coronavirus, diventando “autista” per gli anziani
Il Coronavirus è senza dubbio una delle sfide più grandi e difficile che l’uomo si è ritrovato a combattere negli ultimi anni. Da quando è scoppiata la pandemia, l’economia globale si è quasi totalmente fermata, ed è scattata l’emergenza sanitaria. Una situazione nuova e che ha colto un po’ tutti impreparati. In un contesto del genere, diventa più necessario che mai l’aiuto di tutti.
Dal singolo cittadino ai personaggi pubblici. Sono tantissime le persone che hanno dato (o continuano a dare) un contributo alla lotta contro il Coronavirus. Da José Mourinho che ha aiutato un’associazione a consegnare cibo agli anziani, a Maxime Tarasconi, giocatore di terza serie francese che si è messo il camice da infermiere per scendere in prima linea. Anche l’ex team principali Ferrari Maurizio Arrivabene ha voluto aiutare la comunità, compiendo un gesto molto lodevole.
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Arrivabene contro il Coronavirus: cos’ha fatto
Maurizio Arrivabene è stato team principali Ferrari dal 2015 al 2018, con risultati decisamente altalenanti. Dopo aver abbandonato il Cavallino, Arrivabene si è dedicato ad altro, fino a quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus. Con l’arrivo della pandemia in Italia, l’ex numero uno Ferrari ha deciso di scendere in pista, dando una mano a trasportare i pazienti più gravi in clinica.
Come riportato da QN, infatti, Arrivabene ha deciso di spostarsi dalla cabina di regia è diventare un pilota vero e proprio. Non per competere e vincere gare, ma per aiutare i pazienti anziani più bisognosi, portandoli in ospedale per combattere contro il Coronavirus e superare questa terribile malattia. “Da quando è scoppiata la bufera, Arrivabene guida la macchina e aiuta i pazienti… è diventato pilota!” scrive il QN.
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