Riviviamo il Gran Premio d’Australia del 2012, penultima prova del Mondiale. Casey Stoner saluta il pubblico di casa e il motociclismo.
“La curva 3 prenderà il nome di Stoner Corner”. Prima dell’edizione 2012 del Gran Premio d’Australia, il circuito di Phillip Island omaggia così Casey Stoner, l’australiano che in casa vince ininterrottamente dal 2007. Tolta la Curva 1, che porta già il nome del cinque volte campione del mondo Mick Doohan, i proprietari del circuito hanno chiesto a Stoner di scegliere la curva che meglio lo rappresenta.
“La Curva 3 di Phillip Island è probabilmente la mia curva preferita in assoluto. E’ velocissima e l’affronto a gas quasi completamente aperto in quinta marcia. E’ una curva da batticuore che mi regala sempre un’emozione straordinaria. E’ un gran privilegio che questo ‘angolò di Phillip Island porti il mio nome” ha detto Stoner.
Campione del mondo in carica, Stoner è tornato alla Honda nel 2012. Vince a Jerez e all’Estoril, ma a sorpresa a maggio annuncia il ritiro dalle corse a fine stagione. L’australiano rimane in lotta per il titolo con gli spagnoli Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa fino al GP d’Indianapolis. Negli Usa, sul circuito erede di una pista storica per il motorsport, rimedia una lesione alla caviglia destra che non gli consente di partecipare alle tre gare successive.
Ma a Phillip Island non può mancare. “Questa pista è la mia preferita, soprattutto quando c’è bel tempo, al momento il problema peggiore è la flessibilità della moto. Fortunatamente questa pista non presenta troppe curve a destra, quindi dovremmo essere un po’ più comodi. Fatico ancora a livello fisico sulla durata di gara” spiega.
Phillip Island, si legge su Motorsport Magazine, sta al motociclismo come i Led Zeppelin stanno al rock and roll: è veloce, selvaggia, viscerale, rumorosa. “Sarà un gran fine settimana e attaccherò come sempre” promette Stoner.
Le qualifiche
In qualifica, conquista la pole position ma con un brivido non da poco. Proprio all’inizio della sessione, la Honda si ribalta. L’high-side fa temere per la caviglia, ma si rialza e sulla seconda moto festeggia la quinta pole del 2012, la trentanovesima della sua carriera in MotoGP. Secondo e terzo i rivali per il titolo mondiale: Lorenzo, staccato di quasi mezzo secondo, e Pedrosa, che deve recuperare 23 punti di svantaggio nel Mondiale a due gare dalla fine.
L’incidente di Stoner non aiuta a ridurre i suoi dubbi verso le gomme slick della Brisdgestone, che hanno reso molto difficile domare la Honda RC213V. “Nei test prima della stagione, era una delle moto migliori che avessi guidato. Ora è una delle peggiori” dice alla vigilia della gara.
Alla rivista Motorsport, il vice-presidente di HRC Shuhei Nakamoto spiega che è anche una questione di bilanciamento della moto. “Il peso non è esattamente uguale a sinistra e a destra, il centro di gravità non è precisamente nel mezzo della moto” spiega, “e anche la rigidità non è la stessa dai due lati“.
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La gara: Stoner, addio con vittoria
Stoner parte piano, Lorenzo e Pedrosa gli sfilano davanti prima della prima curva. Il confronto a tre dura meno di due giri. Pedrosa piega troppo all’esterno in curva 4, subito dopo la Stoner, scivola e vede le ultime speranze di Mondiale fuggire via. “Sono triste, più che deluso” commenta. “Ho fatto tutto il possibile, non ho rimpianti per questa stagione. Sono fiero del lavoro di tutto il team“. Quando il team Yamaha espone il cartello “Pedrosa out“, Lorenzo sa che gli basta praticamente restare in sella fino alla bandiera a scacchi per vincere il Mondiale.
Stoner detta il ritmo, Lorenzo amministra, Cal Crutchlow del team Yamaha Tech 3 sale terzo e festeggerà il secondo podio in MotoGP. Dietro, il tedesco Stefan Bradl della Honda LCR, l’unico che non abbia scelto le morbide davanti e dietro, ha lo spunto migliore nella prima parte di gara. Ma finisce sesto, dietro Andrea Dovizioso e Alvaro Bautista. Valentino Rossi, imbattuto a Phillip Island dal 2001 al 2005, rimedia 22 secondi di ritardo da Stoner a metà gara. Resta per tutta la gara invischiato in un duello con il compagno di squadra Nicky Hayden e chiude settimo.
“E’ stato un anno molto duro, sono stato continuo e concentrato e sono riuscito a vincere un altro titolo per la Spagna. Tra i due mondiali che ho vinto in Motogp, il migliore per me è stato questo” commenta Lorenzo.
“E’ stato un week end fantastico” gioisce Stoner, “sono soddisfatto come non mai. Per me era importante vincere e fare bene davanti al mio pubblico, sono entusiasta. Non penso alla gara di Valencia come l’ultima gara” ammette, “penso che sarà l’ultima gara di questa fase. Chissà, magari posso anche ripensarci e tornare a correre“. Non succederà. Stoner si ritira a 27 anni con 38 vittorie in carriera in MotoGP.
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