Coronavirus, calano gli incidenti stradali durante il lockdown: i numeri

A marzo 2020, rispetto allo stesso mese di un anno fa, gli incidenti stradali sulle grandi arterie extraurbane sono calati di oltre il 60%.

Incidenti stradali giù del 60% durante il lockdown per il coronavirus
Incidenti stradali giù del 60% durante il lockdown per il coronavirus

Il distanziamento sociale, lo smart working, il contingentamento degli spostamenti dovuto al coronavirus hanno un effetto collaterale benefico. Gli incidenti stradali in Italia, durante il lockdown, sono calati di oltre il 60%.

I dati riferiti dal Messaggero riguardano gli incidenti sulle grandi arterie extraurbane avvenuti a marzo 2020. Il confronto con lo scenario dello stesso mese del 2019 fa emergere che Polizia Stradale e Carabinieri hanno registrato quest’anno 2.166 episodi rispetto ai 5.828 del 2019. Significativa anche la riduzione degli incidenti sulle grandi arterie di Roma. La Polizia locale di Roma Capitale registra 932 incidenti a marzo 2020: un anno fa erano 2.166.

Proporzionalmente, calano le vittime e i feriti causati dagli incidenti. Secondo le prime stime attendibili di cui parla il quotidiano romano, i decessi medi sono passati dai 9,5 al giorno di marzo 2019 ai 2,5 al giorno del mese scorso. Se il blocco dovesse durare alle stesse condizioni fino alla fine di aprile, il lockdown avrebbe salvato circa 400 persone. Inoltre, si registra anche una significativa riduzione dei feriti, in percentuale ancora maggiore rispetto a un anno fa: sono infatti oltre il 70% in meno.

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Incidenti stradali, l’Italia risparmia un miliardo

Le conseguenze di un incidente stradale. Il calo durante il lockdown farebbe risparmiare un miliardo
Le conseguenze di un incidente stradale. Il calo durante il lockdown farebbe risparmiare un miliardo

Il calo degli scontri, dei feriti e delle vittime riduce non solo i traumi affettivi, il dolore delle famiglie delle persone coinvolte. Rappresenta anche un risparmio significativo per tutto il sistema Paese. Si stima infatti che, nel complesso, porterà a una riduzione delle spese per un miliardo di euro.

Il risparmio coinvolge anche i costi per il settore sanitario, che affronta le conseguenze anche economiche della degenza dei feriti gravi, spesso lunga e complessa. E il covid-19 ha fatto conoscere, drammaticamente, all’intera popolazione che un letto ospedaliero attrezzato per la terapia intensiva costa 60 mila euro.

Infine, il calo delle vittime porta anche a un risparmio per le assicurazioni che, in caso di incidenti mortali, effettuano risarcimenti fra gli 800.000 euro e il milione di euro per r ogni vittima.

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