Si ripartirà da auto usate e d’occasione. Dire che il mercato automobilistico in quest’epoca di pandemia è in crisi non è certamente una notizia. Diventa se mai interessante cercare di capire da dove il mercato potrebbe, almeno parzialmente, riprendere qualche quota.
Da dove dovrà ripartire il mercato automobilistico? Di fronte ai numeri drammatici rappresentati dalla pandemia ecco alcune ipotesi, più che risposte certe e sicure, che arrivano da diversi studi effettuati in ambito internazionale da chi ha affrontato la crisi commerciale dettata dal coronavirus prima di noi.
Uno, in modo particolare, si è sviluppato attraverso quelle che sono state le tendenze in Cina, il primo paese dove il coronavirus si è sviluppato.
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Dopo due mesi drammatici, nel corso dei quali il mercato delle immatricolazioni era letteralmente crollato con perdite superiori all’80% su base annua, le ultime statistiche relative al mese di marzo indicano una leggera ripresa per quanto riguarda le auto nuove. Ma, la tendenza più ottimistica, riguarda proprio il mercato dell’usato che in Cina si è imposto con prospettive davvero interessanti. Tanto che anche le più grandi aziende automobilistiche hanno completamente rivoluzionato i propri piani commerciali imponendo auto usate e d’occasione con finanziamenti estremamente popolari.
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Sarà interessante cercare di capire come risponderà in questo senso il mercato americano, in questo momento letteralmente piegato dall’emergenza coronavirus che sta mietendo un’autentica strage in tutto il paese. Qui, in particolare, si guarda non soltanto alle auto le cui vendite del nuovo sono state letteralmente azzerate ma anche ai mezzi pesanti sui quali si regge l’economia di quasi tutti gli States. Sicuramente le cose cambieranno: ci saranno più quote per chi vende on line e di conseguenza anche la quota dell’usato, qui, dovrebbe aumentare considerevolmente rispetto al passato. Si venderà molto di più anche attraverso i social network. Un mercato virtuale molto più grande ed economico dove il rapporto diretto tra acquirente e venditore cercherà di tagliare la quota del commerciante o dell’autosalone.
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Secondo l’osservatorio Brumbrum (il rivenditore diretto di auto online d’Italia che opera sul sito brumbrum.it), i dati delle ultime tre settimane sulla vendita di auto usate in Italia sono in netta controtendenza rispetto all’andamento stagionale. C’è un calo, è evidente, giustificato dalla pandemia ma il mercato sembra avere retto anche sotto i colpi del coronavirus.
Con il DPCM entrato in vigore l’11 marzo, il calo delle vendite è stato sostanziale ma gli annunci continuano a moltiplicarsi. Purtroppo molte famiglie saranno costretti a privarsi dell’auto per tagliare i costi e realizzare un po’ di liquidità. In questo senso il mercato dell’usato promette un’economica piccola e sostenibile, un compromesso accettabile sia per chi compra che per chi sarà costretto a vendere.
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