Settore auto in ginocchio in tutto il mondo per la pandemia da Coronavirus. Con la produzione ferma e l’inevitabile calo delle vendite a seguire, Forbes pubblica uno studio in cui si ipotizzano i possibili scenari di mercato
Bisognerà attendere almeno il 2023 per tornare ai livelli di produttività e mercato precedenti l’inizio della pandemia da Coronavirus. Questa l’ipotesi per il futuro del settore auto contenuta in un articolo pubblicato da Forbes che riprende uno studio dell’agenzia di consulenza Frost & Sullivan,
Lo – di cui dà notizia anche il sito Formulapassion – ha analizzato i dati di vendita globali delle auto negli ultimi 50 anni e da esso è emerso che i periodi di declino del comparto automotive, nel corso del periodo temporale considerato, durano mediamente due anni dall’inizio della crisi per poi arrestarsi al terzo quando si osserva un possibile ritorno ai livelli precedenti. Un’ipotesi, al momento, non pronosticabile considerata l’eccezionalità del periodo di crisi di atto ma la cui attuazione potrebbe essere favorita da alcuni accorgimenti da intraprendere per arginare il declino.
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Una prima strategia da attuare è quella di incentivare la vendita di auto con canali diversi da quelli tradizionali. L’e-commerce, a riguardo, potrebbe diventare preminente, un’innovazione quest’ultima che già importanti brand stanno attuando come Tesla o Suzuki. La vendita indiretta dei veicoli potrebbero inoltre apportare cambiamenti logistici, tali da diventare strutturali in futuro come la consegna del veicolo senza contratto o altre tipologie di pagamento.
Attenzione anche al mercato delle Auto Usate. Con la disponibilità immediata e un costo inferiore rispetto a quelle nuove, potrebbe occupare importanti fette di mercato in attesa di una stabilizzazione della crisi in atto. Infine, nonostante le previsioni pessimistiche del momento, si suggerisce anche un focus delle vendite maggiormente concentrato sulle auto elettriche. Quest’ultime rappresenteranno il futuro del settore e, pertanto, lo scenario pandemico attuale potrebbe propiziarne una maggiore diffusione e crescita attraverso formule di acquisto ad hoc, promozioni ed iniziative dedicate.
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