Tra le tante notizie curiose di questo periodo spicca quella di una infettivologa impegnata al reparto malattie infettive del Gemelli di Roma che resta in panne con l’auto: gli agenti delle Fiamme Gialle la spingono, quelli della Polizia Stradale dopo qualche metro la multa.
Si chiama Anna D’Angelillo ed è un medico infettivologo, non è un virologo da talk show ma uno dei tanti dottori che da settimane dorme in ospedale, non torna a casa praticamente mai e ha dedicato tutta se stessa alla battaglia contro il coronavirus.
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Infettivologa in panne
La dottoressa D’Angelillo, che lavora nel reparto malattie infettive del policlinico Gemelli, è stata protagonista di una vicenda che ha dell’incredibile. Multata per aver fatto ripartire l’auto in panne nel suo giorno libero. Ecco come sono andate le cose.
La dottoressa nell’unico giorno a disposizione che aveva fuori dai turni, massacranti e con interminabili sessioni di straordinario, ha deciso di far ripartire la macchina che era rimasta ferma. Non sapendo come cavarsela con i cavi per il collegamento a una batteria di supporto, ha chiesto aiuto ad alcuni militari della Guardia di Finanza che stavano facendo dei controlli. La macchina è ripartita. E il consiglio è il solito “La tenga su di giri e faccia qualche chilometro senza farla spegnere, così la batteria si ricarica”.
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Dopo l’aiuto la multa
Ma percorsi 200 metri la macchina viene fermata da un controllo della Polizia che chiede documenti e autocertificazione. La dottoressa, con grande ingenuità, non si sforza nemmeno di dire una balla credibile: è una dottoressa…, basterebbe il tesserino ma dice la verità. Un medico che nel suo giorno libero ha fatto ripartire la macchina in panne con la quale tutti i giorni deve andare a lavorare. Scatta la sanzione: 533€ (450 circa se pagati entro trenta giorni)… “che scalerò da una busta paga ridicola a fronte di straordinari, rischi e sacrifici di questi mesi” scrive con una constatazione molto amara pubblicata su Facebook.
La multa tuttavia diventa virale raggiunge chiunque: dal sindaco di Roma Raggi, al capo della Polizia, al Ministro degli Interni, a quello della salute. Si è anche creata una pagina Facebook in cui alcuni cittadini si offrono di pagare i 450€ di sanzione mentre altri stanno facendo una raccolta di tutte le multe più o meno legittime che in questi giorni sono diventate per molte istituzioni anche un motivo di cassa. Sono alcune migliaia…