Formula 1, Bernie Ecclestone: “La mia previsione sul futuro di Leclerc”. L’ex patron del Circus ribadisce la usa idea di cancellare la stagione 2020
In un momento estremamente confuso per tutto il mondo dello sport anche la Formula 1 non fa eccezione. La pandemia di coronavirus sta bloccando interi paesi e procrastinando la ripresa dell’attività lavorativa. Non c’è ancora una data su quando effettivamente si potrà tornare a vivere la normalità e nell’attesa non resta che programmare. Proprio a questo ha pensato Bernie Ecclestone nella sua recente intervista a Sport1, tracciando la sua linea guida per il mondiale 2020.
“Dovrebbero annullarlo definitivamente. E’ ormai chiaro che non sanno quando partire e si rischia di compromettere anche la stagione seguente. Alla fine la decisione sarà politica“.
In tutto questo una critica arriva anche nei confronti dei nuovi proprietari di Liberty Media: “Non hanno gestito bene la crisi in Australia, decidendo in ritardo. Non si può aspettare il venerdì per mandare tutti a casa. Dopo quello che è successo adesso nessuno si prenderà alcun rischio. Non si correrà fino a quando non sarà estremamente sicuro“.
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Formula 1, Ecclestone: “La mia previsione sul futuro di Leclerc”
Ecclestone ha voluto poi concentrarsi sui vari piloti, in particolare quelli della next generation. “Prevedo che Charles Leclerc vincerà il mondiale in futuro così come Verstappen. Sono due giovani talenti e si faranno apprezzare. Devo dire che quando ho incontrato per la prima volta Max ho visto che aveva qualcosa di speciale. Sfortunatamente è maturato e così ora non ci fa più divertire (ride, ndr)“.
L’ex patron del circus fa poi un passo indietro al 2014: “Dopo l’introduzione dei motori ibridi abbiamo commesso un errore. Alla Mercedes erano irrimediabilmente superiori e inavvicinabili. Nulla cambierà fino a quando verranno utilizzati questi motori. La power unit Mercedes è imbattibile“.
Poi un’ultima battuta sul campione del mondo Lewis Hamilton, suo connazionale: “Devo dire che oltre che bravo è stato anche molto fortunato finora. Ha potuto contare sempre sul pacchetto migliore, squadra e vettura. Ma dobbiamo riconoscere che ha un gene competitivo che solo i grandi campioni avevano”.
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