Le autorità temono una fuga di massa per i giorni di Pasqua e starebbero pianificando un ingente aumento dei posti di blocco sulle strade italiane.
Data l’imminenza dei giorni di Pasqua, la voglia di partire verso mete turistiche per passare delle piacevoli giornate di festa è tanta, ma bisogna ricordarci che siamo in quarantena per tutelare la salute nostra e di tutti dal pericolo Coronavirus. A scanso di equivoci, le autorità starebbero pensando di implementare un piano di sicurezza, valido per tutte le strade del territorio nazionale, che prevederebbe un aumento dei posti di blocco, alla stregua degli anni Settanta dominati dal terrorismo, seppur con le dovute differenze.
In quegli anni, le Forze dell’Ordine controllavano a tappeto le vetture che circolavano e, considerando che si cercavano latitanti pronti a tutto, si disponevano anche strisce chiodate per bucare le gomme a chi tentava di eludere i controlli. Ai giorni nostri è difficile che quest’ultimo metodo venga usato, dato che si riesce a deviare il traffico in molte situazioni. Tuttavia, la quantità di risorse impiegate per monitorare gli spostamenti, con molta probabilità, sarà in una qualche maniera simile.
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Le autorità non lasceranno nulla al caso, controllando ogni singolo veicolo in tutte le zone di passaggio considerate di maggiore interesse dell’intera nazione. Gli unici che saranno “liberi” di circolare saranno invece i mezzi pesanti che riforniscono le attività oggi rimaste aperte. Inoltre, con l’emergenza Coronavirus, tali operazioni difficilmente causeranno ingorghi chilometrici, dato che, attualmente, il livello di traffico stradale è molto basso.
Già da metà marzo, le Forze dell’Ordine stanno disponendo posti di blocco massicci in corrispondenza di caselli autostradali e stazioni di servizio, in cui tutte le auto vengono fatte incanalare in una via e fermati nei piazzali.
La regione più a rischio sarebbe la Liguria, dato che è considerata l’area più appetibile per trascorrere delle belle giornate primaverili da coloro che risiedono nelle zone più colpite dal Covid-19, come la Lombardia. Infatti, nei giorni scorsi, è già capitato che i cittadini liguri segnalassero la presenza di “forestieri” e con ogni probabilità continueranno ad essere pronti all’evenienza.
Per tali motivi, i sindaci hanno provveduto ad emanare ordinanze al fine di vietare l’accesso alle aree verdi di collina, dove solitamente vengono organizzati pic-nic di Pasqua. Un esempio è Savona, la cui Prefettura ha disposto posti di blocco ad ogni casello autostradale delle A10 e A6, intensificando altresì i controlli anche nelle strade provinciali e statali. Infine, è previsto un implemento dei controlli anche per le stazioni considerate più esposte al problema.
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