Ferrari ha reso noto che per ogni donazione di un suo cliente, effettuata per sostenere la lotta contro il Covid-19, corrisponderà una somma equivalente, raddoppiando difatti la cifra: in pochi giorni raccolto un milione di euro.
La Ferrari, poche settimane fa ha confermato il suo supporto alla Siare Engineering per consentirle di produrre 500 ventilatori polmonari al mese, utili nel trattamento dei pazienti affetti dal Covid-19. Per farlo la Casa di Maranello ha messo a disposizione la sua rete di fornitori nonché il proprio personale specializzato e si è detta pronta a riaprire i suoi stabilimenti qualora servissero parti meccaniche per i dispositivi medici. Oggi Ferrari da riprova della sua umanità: per ogni donazione ricevuta da un suo cliente, verserà un importo equivalente, raddoppiando in pratica la somma. A rendere nota l’iniziativa lo stesso Cavallino.
In pochi giorni grazie all’iniziativa è stato già raccolto un milione di euro da devolvere all’AUSL modenese. Gli aiuti serviranno non solo a curare i pazienti affetti da Covid-19 e ad acquistare dispositivi medici, ma anche ad implementare la telemedicina.
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Per ogni donazione che un suo cliente effettuerà, la Ferrari verserà un importo equivalente e l’intera somma sarà devoluta al sistema sanitario modenese. “L’iniziativa – afferma la casa del Cavallino Rampante stando a quanto riferisce La Repubblica– è frutto dell’impegno comune della Società e dei suoi molteplici clienti internazionali che negli ultimi anni hanno preso parte alle Cavalcade, esperienze di viaggio organizzate dal Cavallino Rampante alla guida delle sue vetture”.
In pochi giorni, l’encomiabile iniziativa della Ferrari che proseguirà nelle prossime settimane, è riuscita a raccogliere un milione di euro. Il denaro donato verrà devoluto all’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena. Gli aiuti saranno destinati alla cura dei soggetti affetti da Covid-19 ed all’acquisto attrezzature mediche.
Una parte della somma raccolta, invece, è stata destinata alla telemedicina. Un concetto avanguardistico che consentirà un monitoraggio a distanza di quei soggetti che manifestano i sintomi tipici del Covid-19. Tramite dei dispositivi mobili come smartphone e tablet, riporta La Repubblica, sarà possibile tenere sotto controllo l’andamento dell’epidemia e gli eventuali contagiati. L’AUSL di Modena sta già impiegando queste risorse per dei pazienti affetti da Covid-19 e con riscontrate patologie neurologiche che si trovano all’interno di una residenza anziani.
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