Il gruppo Hyundai ha deciso di estendere in tutto il mondo le garanzie ai possessori di almeno un’automobile per aiutare i clienti
Il Gruppo Hyundai, per le marche automobilistiche Kia e Hyundai, ha deciso di lanciare un programma globale per proteggere i propri clienti che porta il nome di CARE. Ai possessori di almeno una vettura la cui garanzia scade tra marzo e maggio di quest’anno, sarà estesa la garanzia fino al 31 maggio 2020. Lo Hyundai CARE vale in 175 paesi e sono oltre 1,21 milioni le vetture coinvolte. In questo modo il colosso cerca di risolvere i problemi dei clienti la cui auto necessita di riparazioni.
Ad aderire è anche l’Italia attraverso lo Hyundai Customer Care Center che contatterà individualmente tutti i clienti coinvolti per fornire maggiori dettagli sull’iniziativa.
Whonhong Cho, vice presidente esecutivo e capo della customer experience division di Hyundai Motor Company, ha affermato: ”Il benessere dei clienti e dei lavoratori è un valore fondamentale per Hyundai e stiamo monitorando attentamente l’evoluzione della pandemia e osservando le limitazioni imposte dai Governi per fermarne la diffusione. Sappiamo che molti nostri clienti non hanno accesso ai servizi della nostra rete di officine in questo periodo. Con Hyundai CARE desideriamo rassicurarli in merito alla possibilità di effettuare interventi in garanzia nei prossimi mesi. Non teniamo solo alla salute e alla sicurezza dei nostri clienti, ma anche alla salute e alla sicurezza dei loro veicoli”.
Gruppo Hyundai, per la Kia c’è il programma ‘Promise’
Dal fronte Kia, la Motors Corporation ha applicato il Kia Promise valido sulle garanzie di 7 anni o 150 mila chilometri che scadeva o scadrà nel periodo tra l’1 febbraio ed il 30 aprile 2020. Per i clienti il termine verrà della copertura prorogato al 30 giugno 2020. Quest’estensione interessa oltre 500mila vetture e 142 paesi nel mondo. L’azienda contatterà tutti i clienti tramite telefonata o email nei prossimi giorni per fornire ulteriori dettagli. Intanto in Sud Corea gli stabilimenti continuano a lavorare nel rispetto delle norme valide per arginare la diffusione del coronavirus.
LEGGI ANCHE—> Ferrari, via alla ripresa: previsto il tracciamento dei dipendenti