Formula 1. La Williams corre ai ripari per il contenimento delle spese per piloti e personale nelle settimane di sospensione del Mondiale a causa dell’emergenza Coronavirus
Decisione drastica ma inevitabile quella attuata dalla Williams. La scuderia britannica con un comunicato ufficiale ha reso note le decisione relative al taglio degli stipendi per i piloti e ad altri provvedimenti relativo al personale del reparto corse, al momento, inattivo a causa dell’ormai nota sospensione temporanea dei Gran Premi del Mondiale fino a data da destinarsi.
Per quanto riguarda i dipendenti, Williams ha provveduto a un’aspettativa temporanea (un licenziamento di fatto) fino a fine maggio. Il personale, nel periodo di tempo considerato, non dovrebbe percepire indennità e stipendi dalla scuderia la quale, comunque, precisa che il provvedimento è temporaneo e si è reso necessario per garantire a tutti la piena ripresa dell’attività quando la situazione tornerà alla normalità.
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Williams, stipendi tagliati ai piloti
Il contenimento dei costi operato dalla Williams riguarda anche i due piloti George Russell e Nicholas Latifi, i quali subiranno una decurtazione dell’ingaggio del 20% a partire dal 1 aprile. Oltre ai piloti, continueranno ad essere pagati, sempre con stipendio ridotto, i top manager della scuderia e i componenti del personale con la maggiore anzianità aziendale. A quest’ultimi toccherà l’incombenza di gestire la quotidiana amministrazione in un periodo di crisi di cui, purtroppo, non si conosce con certezza la conclusione.
Due to the ongoing situation involving Covid-19, ROKiT Williams Racing is temporarily furloughing a number of employees as part of a wider-range of cost-cutting measures.
Full statement 👇
— ROKiT WILLIAMS RACING (@WilliamsRacing) April 6, 2020
Quanto deciso dalla Williams conferma, di fatto, i timori espressi da Chris Horner. Il team principal di Red Bull, in una recente intervista che abbiamo ripreso su Automotorinews, ha tracciato uno scenario preoccupante della situazione attuale in F1, esprimendo preoccupazione per la sorte di alcuni team che non potrebbero superare la crisi in atto.
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