Lewis Hamilton, il pilota più pagato in Formula 1, sarebbe pronto a ridursi lo stipendio. Secondo il Daily Mail anche Charles Leclerc e Sebastian Vettel ne starebbero parlando con i vertici della Ferrari
Le conseguenze economiche dell’epidemia di coronavirus si fanno sentire nel mondo dello sport. A tutti i livelli. Condizionano la base della piramide di ogni disciplina e si riverberano anche sui vertici, sugli atleti di punta. E’ quanto sta accadendo nel calcio, con Leo Messi tratteggiato come Che Guevara su un’iconica prima pagina dell’Equipe di qualche giorno fa dopo la trattativa per la riduzione degli ingaggi al Barcellona. Alla stessa decisione sono arrivate anche l’Atletico Madrid e diverse squadre di vertice nella Bundesliga tedesca.
Nemmeno il miliardario circus della Formula 1 può dirsi esente da rischi. La McLaren è stata costretta a mettere una larga parte degli 850 dipendenti nel settore corse in congedo forzato almeno fino a giugno e a ridurre gli stipendi degli altri. I piloti Lando Norris e Carlos Sainz hanno annunciato che si decurteranno l’ingaggio per la stessa percentuale. Un esempio che potrebbe non restare isolato.
Formula 1: la posizione di Hamilton, Vettel e Leclerc
Secondo quanto riporta il quotidiano inglese Daily Mail, infatti, il campione del mondo Lewis Hamilton è pronto a seguire l’esempio. Il britannico è il pilota più pagato in Formula 1, con un ingaggio stimato sui 50 milioni di dollari. E si sarebbe detto “disposto a rinunciare ad una parte dello stipendio”, si legge sul Daily Mail, che sottolinea anche l’identica volontà dei due piloti Ferrari.
Sebastian Vettel e Charles Leclerc, si legge, “stanno discutendo con il team la riduzione degli stipendi“. E’ in momenti come questo che si vede quanto è forte lo spirito di squadra di cui tanto si parla dopo ogni gara vinta, dopo ogni successo mondiale. Stavolta, c’è in gioco molto di più. E nessuno può dire “lascia che sia”.
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