Coronavirus, dramma a Milano: si suicida ragazzo in cassa integrazione gettandosi dalla finestra. Il 25enne lavorava in un negozio di alimentari
Purtroppo in un momento così delicato per l’Italia e per il mondo, con la pandemia da Covid-19 che sta cambiando le nostre vite, non tutti riescono a reagire alle difficoltà sempre crescenti. A seguito delle misure restrittive adottate nel nostro paese per contenere la diffusione del coronavirus, la crisi economica sta iniziando a mostrare il suo lato peggiore dopo un mese di lockdown forzato. Moltissime aziende sono state costrette a chiudere i battenti, mettendo in cassa integrazione i propri dipendenti e con la difficile prospettiva di poter riaprire quando tutto sarà finito. Anche il settore alimentare, in teoria l’unico non colpito da ristrettezze, sta avendo dei problemi di affari.
A Milano, in zona Navigli, un negozio di generi di prima necessità è stato costretto a mettere in cassa integrazione un suo dipendente di 25 anni. Il ragazzo, di origini senegalesi, avvisato dal suo padrone della misura necessaria dopo il calo delle vendite, purtroppo ha deciso di suicidarsi.
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Coronavirus, dramma a Milano: si suicida un ragazzo in cassa integrazione
Il 25enne dopo aver appreso che non poteva più andare a lavorare ha deciso di farla finita. Poco dopo le 19.50 di ieri sera si è affacciato dalla finestra del suo bagno in via Pastorelli, a Milano, e ha deciso di gettarsi. Un coinquilino ha raccontato alla polizia che il ragazzo era da diverso tempo al telefono per parlare di lavoro prima del folle gesto. I vicini hanno iniziato ad urlare appena lo hanno visto sporgersi nel vuoto. Purtroppo non c’è stato nulla da fare.
Il ragazzo era impiegato nel negozio di alimentari della zona Navigli da circa sette anni e aveva un contratto a tempo indeterminato. Purtroppo anche questa è una vittima del coronavirus, anche se in modo diverso.
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