Tesla, il marchio americano di auto elettriche fondato da Elon Musk lancia un nuovo servizio per venire incontro alle esigenze dei clienti durante l’emergenza Coronavirus
La chiusura delle concessionarie auto causate dal lockdown planetario scaturito per fronteggiare l’emergenza contagi da Coronavirus ha, di fatto, azzerato le attività di vendita alla clientele. La conferma ulteriore arriva dalla profonda contrazione delle vetture immatricolate che, solo in Italia, ha fatto registrare un -85% rispetto allo stesso dato di marzo 2019. Uno scenario prevedibile che impone alle case automobilistiche di sperimentare nuove soluzioni di vendita.
E’ il caso di Tesla. Il marchio di Elon Musk già innovatore di per sé nell’ambito della mobilità a quattro ruote ha deciso di attivare definitivamente un nuovo servizio denominato Direct Dropt, la cui sperimentazione era partita già prima dell’epidemia da Coronavirus. Di seguito vi spieghiamo come funziona.
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Tesla, Direct Drop: il nuovo servizio di consegna auto
Il servizio è completamente gratuito e si svolge, ovviamente, online. Direct Drop permette al cliente di procedere all’acquisto del modello prescelto, al pagamento dello stesso e all’espletamento di tutte le pratiche burocratiche, quest’ultime anche con la firma digitale.
Completata la prima fase, si concorda la data della consegna dell’auto che sarà trasportata da una bisarca speciale. Al momento della consegna, il cliente firmerà gli incartamenti residui e potrà entrare finalmente in possesso della vettura. In quanto elettrica, l’approccio potrebbe essere diverso rispetto a quello con un’auto tradizionale. Nessun problema. All’interno della macchina, il cliente, dopo aver sbloccato l’auto con l’apposita app, potrà visionare un Tutorial sullo schermo dell’infotainment mentre lo staff è a disposizione telefonicamente per dirimere ogni dubbio.
Un’iniziativa davvero innovativa quella di Tesla che, di fatto, rende le auto un prodotto acquistabile con l’e-commerce. Un primo passo che, chissà, potrebbe coinvolgere altri marchi in tempi in cui anche uscire da casa può diventare, purtroppo, un’impresa.
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