“Non mi sono mai inchinato di fronte a nessuno, e mai lo farò“. Eddie Irvine, il pilota nord-irlandese per quattro anni in Ferrari accanto a Michael Schumacher, ha così sintetizzato alla BBC nel 2019 un modo di essere e di guidare evidente già al suo esordio in Formula 1. Era il 1993, a Suzuka affianca Rubens Barrichello al volante di una Jordan, ancora a zero punti nel Mondiale costruttori.
Il debutto in Formula 1
Irvine, sorprendentemente ottavo in qualifica, ha studiato le partenze degli anni precedenti nello storico circuito giapponese che ha spesso deciso l’esito dei Mondiali, e si piazza tutto all’esterno. Dopo due curve è quarto. “Ero felicissimo, non ci credevo” racconta alla BBC. Irvine chiude sesto, appena dietro Barrichello.
Conquista un punto nella sua prima gara in Formula 1, ma tutti parlano soprattutto delle sue schermaglie in pista con Ayrton Senna che hanno segnato l’intero weekend. “Quando cercava di mettermi al mio posto, io lo bloccavo al giro successivo. Non mi importa chi sei. Io là fuori lotto per me, tu fai lo stesso ma non cercare di intimidirmi, perché non funziona” ha detto.
I numeri di Irvine in Formula 1
In Formula 1, Irvine ha disputato 147 Gran Premi. Ha centrato quattro vittorie, 26 podi e ottenuto 191 punti, gareggiando in un’era in cui bisognava essere tra i primi sei per guadagnarli. E’ anche l’ultimo pilota britannico nella storia della Ferrari. Di quel quadriennio, segnato dal secondo posto nel Mondiale del 1999, gli restano bei ricordi e un piccolo rimpianto. “Se avessi avuto un altro compagno di squadra, avrei vinto molto di più” ha ammesso, “Schumacher era davvero di un altro pianeta“.
Gli anni di Irvine in Ferrari e il Mondiale sfumato
Irvine arriva in Ferrari nel 1996. La macchina, raccontava nel 2009 a V-Zine, il magazine della Shell, “era un mezzo rottame. Cadeva a pezzi“. Eppure, ammette, “Schumi con quella macchina ci vinse tre gare e partì in pole quattro volte“. Michael, aggiungeva, “fu sensazionale quell’anno. Eravamo pieni di ammirazione per quello che riusciva a fare con quella macchina. Aveva la capacità di risolvere i problemi. Era anche bravissimo nello sviluppo del motore“.
Però, quando si rompe la gamba nel 1999, Irvine si sente un po’ abbandonato dalla squadra che, a suo giudizio, avrebbe smesso di sviluppare la macchina iniziando già a progettare la vettura per la stagione successiva. Irvine non vince il Mondiale e lascia Maranello. In eredità, però, gli resta un’altro tipo di esperienza in cui non è proprio in competizione con Schumacher: le donne.
“Su questo fronte sono stato molto fortunato perché ci sono solo due piloti Ferrari di F1. E l’altro era Michael Schumacher“, notoriamente fedelissimo alla moglie Corinna. “Ho fatto esperienza molto in fretta” raccontava nel 2009 Irvine, che ha avuto anche una nota relazione con Pamela Anderson.
Eddie Irvine oggi
Dopo le ultime tre stagioni con la Jaguar, Irvine si ritira nel 2002. Già milionario prima di entrare in Formula 1, avrà un paio di incontri ravvicinati con la giustizia (uno a Milano per una rissa con il figlio di Letizia Moratti), e incrementerà di molto il suo patrimonio.
Dopo una breve parentesi nel cinema, come attore con un cameo nel film “Un principe tutto mio” e produttore di una pellicola su Paddy Mayne, nel 2006 ha lanciato un programma su Sky One in Gran Bretagna: al centro una sfida tra due squadre di piloti celebri, donne contro uomini.
Proprietario dell’Eddie Irvine Sports a Bangor, un mega centro con campi da calcio, pista da kart, tavoli da biliardo e strutture per il paintballing, ha investito nelle proprietà immobiliari. Nel 2013, ha venduto tre ville di lusso a Miami per 27 milioni di dollari. E nel 2018 ne ha affittata un’altra a 180 mila dollari al mese. E’ anche proprietario di un’isola alle Bahamas. “Lo stile di vita è una priorità” ha detto nel 2013 a Steve Rider, come riportava Vice in un articolo del 2016. “Adoro i soldi, ne voglio tanti per vivere la vita che mi piace“.
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