Coronavirus, Ricciardo: “La F1 in Australia ha giocato con il fuoco”

Coronavirus, Ricciardo: “La F1 in Australia ha giocato con il fuoco. Bisognava correre meno rischi e annullarlo prima”

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Coronavirus, Ricciardo: “La F1 in Australia ha giocato con il fuoco” (Foto: Getty)

Daniel Ricciardo ammette di essere sollevato dal fatto che il GP d’Australia sia stato annullato all’ultimo minuto, dicendo che lo sport stava “giocando con il fuoco” cercando di andare avanti con la gara di apertura della stagione a Melbourne mentre la minaccia del coronavirus incombeva sull’evento.

Il pilota Renault è tornato nella sua casa a Perth dopo che l’evento è stato rinviato ufficialmente solo due ore prima che la sessione di prove libere del venerdì si svolgesse ad Albert Park all’inizio del mese di marzo.

La sera prima, un dipendente del team McLaren si è rivelato positivo al coronavirus, mentre altri 16 membri del team sono stati successivamente messi in quarantena per due settimane per assicurarsi che non fossero stati infettati.

Ricciardo ha dichiarato a più riprese di nutrire dei dubbi sull’effettivo svolgimento della gara di casa e che tutto sommato è rimasto sorpreso che la manifestazione venisse annullata solo a ridosso del semaforo verde.

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Coronavirus, Ricciardo: “La F1 ha giocato con il fuoco in Australia”

Daniel Ricciardo
Coronavirus, Ricciardo: “La F1 ha giocato con il fuoco in Australia” (Foto: Getty)

Daniel Ricciardo è tornato a parlare di quanto successo in Australia dalle colonne della rivista “The Age“.

Non avevo pensato troppo a tutta la situazione del Covid-19 all’inizio, ma in fondo nutrivo alcune preoccupazioni. Stavamo sicuramente giocando con il fuoco.

Inizi a pensare ad ogni interazione che hai avuto, con chi hai parlato, dove eri. Era facile diventare paranoici. Anche poche settimane prima eravamo tutti a Barcellona durante i test, non c’erano restrizioni, in genere tutti hanno un raffreddore in quel periodo dell’anno in Europa. La tua mente non può smettere di fare riferimenti.

Una volta che ci siamo avvicinati alla gara e quando abbiamo visto cosa stava succedendo con altri sport come l’NBA, mi sembrava assurdo dover correre“.

Ricciardo ha detto di aver parlato con l’ex compagno di squadra della Red Bull Max Verstappen prima di prendere la decisione di tornare a Perth, dove si era preparato per la stagione la settimana prima della gara di apertura.

Una delle persone con cui ho parlato è stata Max solo per vedere cosa stava pianificando di fare. I miei pensieri una volta annullato il GP era di scappare il prima possibile da Melbourne. Volevo essere sicuro di cosa avrebbero fatto anche gli altri piloti prima di decidere dove andare.

L’idea è stata quella di tornare a casa a Perth, stare con la mia famiglia e aspettare che la situazione si possa risolvere a breve“.

Ricciardo non ha risparmiato in chiusura di intervista anche una frecciatina alla Liberty Media di Chase Carey: “Dovevano pensarci prima e non solo il venerdì mattina. Ci hanno fatto correre dei rischi inutili“.

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