Coronavirus, il Gruppo CDP aiuta le imprese: cos’è e come funziona la cassa depositi e prestiti in questo momento di estrema emergenza
In un momento di massima difficoltà economica legata all’emergenza sanitaria da Covid-19, moltissime imprese italiane rischiano di non poter riprendere il proprio lavoro dopo questo periodo di lockdown. La vastissima maggioranza delle piccole e medie imprese del nostro paese non potranno resistere a un paio di mesi senza introiti, finendo per dover licenziare i propri lavoratori e interrompere l’attività. Proprio per impedire questa recessione scende in campo il Gruppo CDP, ovvero la cassa depositi e prestiti.
Per fronteggiare un momento senza precedenti sono stati messi a disposizione della Piattaforme Imprese circa 10 miliardi di euro, pronti ad aiutare gli operatori privati in Italia.
All’interno del Gruppo CDP, la Piattaforma Imprese ha deciso di suddividere il sostegno economico attraverso tre canali distinti, destinati a tre diversi comparti imprenditoriali, tutti da erogare tramite l’ausilio delle banche. Si tratta dei tre seguenti Plafond: PMI (piccole imprese con meno di 250 dipendenti); MID (le medie imprese con 250-3.000 dipendenti); PMI/MidCap (Imprese che partecipano ad una Filiera o ad una Rete di Imprese).
Va inoltre sottolineato che per il Plafond PMI sono già stati erogati 16 miliardi di euro a sostegno delle realtà più contenute che hanno subito immediatamente il colpo dello stop forzato.
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Coronavirus, il Gruppo CDP aiuta le imprese: come funziona
Entrando nello specifico dei vari Plafond di aiuto previsti dal Gruppo CDP, partiamo vedendo il caso delle PMI (le piccole imprese). In questo caso il finanziamento di investimenti da realizzare o in corso di realizzazione, ammonta a 5.984 milioni di euro.
Questo Plafond è riservato alle imprese con organico inferiore alle 250 unità, a prescindere dal fatturato e dall’attivo di bilancio, secondo la definizione di PMI indicata nella Convenzione.
I finanziamenti accordati dalle banche tramite il Plafond PMI possono beneficiare di garanzia pubblica o privata. In caso di garanzia pubblica (ad esempio, Fondo centrale di garanzia per le PMI , SACE o ISMEA ) il Gruppo della cassa depositi e prestiti offre una specifica via di sostegno. Da questo tipo di erogazione sono escluse le operazioni di ristrutturazione di debiti pregressi.
Il secondo caso riguardai il Plafond MID, ovvero per le imprese medie. Per loro è previsto il finanziamento di investimenti, da realizzare o in corso di realizzazione, nonché ad operazioni volte all’aumento di capitale circolante. Per “Mid Cap” si intendono quelle aziende con massimo 3.000 dipendenti. Il Plafond ammonta ad un totale di 3.500 milioni di euro.
Anche i finanziamenti accordati dalle banche tramite il Plafond MID possono beneficiare di garanzia pubblica o privata. In caso di garanzia pubblica (ad esempio, SACE ), la cassa depositi e prestiti offre una specifica linea di provvista.
E’ possibile accedere al Plafond MID anche attraverso leasing finanziario.
Sono escluse, invece, le operazioni di ristrutturazione di debiti pregressi.
Infine c’è il Plafond Reti e Filiere destinato al finanziamento di investimenti, anche in corso di realizzazione, e ad operazioni volte all’aumento di capitale circolante delle PMI o delle Imprese MID che siano Imprese di Rete o Imprese in Filiera. Il totale dell’aiuto in questo caso è di 500 milioni, visto il numero limitato in percentuale di queste realtà imprenditoriali in Italia.
Va sottolineato che per “Imprese in Filiera” si intendono quelle PMI o Imprese MID operanti in Italia che partecipano ad una qualsiasi forma di aggregazione tra aziende.
Al fine di attivare l’istruttoria creditizia presso le banche aderenti, la convenzione CDP-ABI ha previsto un modulo di “Richiesta Finanziamento Reti e Filiere”, integrabile dalle banche con ulteriori informazioni.
Per qualsiasi informazione riguardante l’iter di richiesta del Plafond e per contattare il Gruppo CDP si rimanda la sito della cassa depositi e prestiti.
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