L’epidemia da Covid-19 in Cina pare sia stata domata, per tale ragioni numerose case automobilistiche hanno ripreso la produzione anche nella regione dell’Hubei. Limitazioni solo a Wuhan, focolaio del contagio.
La pandemia da Covid-19 ha mandato al collasso non solo il sistema sanitario di numerosi Paesi, ma ne ha anche stroncato l’assetto economico. Il rimando va alla Cina, da dove è partito il contagio. Le borse hanno subito un significativo crollo, la produzione uno stop deleterio. In moto nel Paese del Dragone soltanto ospedali ed attività strettamente necessarie. Un quadro catastrofico che a primo impatto sembrava avrebbe riverberato i propri effetti sine die. E invece non è stato così. La Cina per l’ennesima volta nella storia ha dato sfoggio della sua resilienza: a soli due mesi dall’emergenza non solo è riuscita a porre un freno all’epidemia, ma ha ripreso in mano la sua economia.
Alcune case automobilistiche, finanche quelle con stabilimenti nella regione dell’Hubei, hanno ripreso le proprie attività. Limitazioni persistono solo a Wuhan focolaio del Covid-19 ma solo sugli spostamenti poiché le filiere pare abbiano già riaperto i battenti.
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Covid-19 la Cina riapre gli stabilimenti: le case automobilistiche che hanno ripreso la produzione
Dopo il lungo stop, riporta La Gazzetta dello Sport, la Cina ha ripreso la produzione di automobili. A consegnare il dato la Automotive News e la Reuters. Diversamente dal resto del mondo, dunque, il Paese del Dragone si sta risollevando, ed a giovarne le numerose joint-venture di marchi europei, statunitensi e giapponesi in esso presenti.
La Gazzetta dello Sport ha passato in rassegna l’attuale situazione di tutte le case automobilistiche. Al momento la situazione è quella che segue:
- BMW: il suo impianto di Shenyang è attivo già dallo scorso 17 febbraio;
- Daimler: riaperto l’impianto condiviso con Baic a Pechino. I suoi concessionari stanno riprendendo le attività di vendita;
- Fca: il gruppo ha riavviato la produzione della Guangzhou Automobile Groupe. Anche il 90% dei suoi concessionari è tornato a lavoro;
- Ford: riaperti i suoi due impianti in Cina, precisamente a Nanjing e Nanchang, già a far data dal 10 febbraio. Oggi la produzione è a pieno regime;
- Honda: gli impianti di Wuhan si stanno riprendendo gradualmente;
- Psa: grazie alla partnership con Dongfeng la produzione si è riattivata anche a Chengdu e Xiangyang;
- Nissan: tutti i suoi impianti sono produttivi;
- Gigafactory; attività ripresa anche per lei il 10 febbraio scorso. Ad oggi produce 3 mila auto a settimana;
- Toyota: rientrati a svolgere il doppio turno gli impianti di Guangzhou e Changchun, a Tianjin e Chengdu invece solo uno.
- Volkswagen: la catena è rallentata ma le attività hanno ripreso il via;
- Volvo: i suoi quattro impianti sono operativi dall’inizio di marzo.
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