Col Coronavirus, è vietato uscire di casa. Non hanno voluto seguire la regola 6 uomini che hanno deciso di praticare enduro tra il Lazio e l’Abruzzo. Sono stati denunciati
L’Italia continua ad essere in quarantena. Ufficialmente fino al 3 aprile, ma quasi sicuramente si andrà oltre. Le misure adottate dal Governo sono chiare: vietato uscire di casa, se non per motivi lavorativi, di salute o per l’acquisto di beni di prima necessità. Nella serata di ieri, inoltre, il Premier Conte ha annunciato anche la chiusura di tutte le attività non necessarie. Un blocco quasi totale per bloccare la diffusione del Coronavirus il più presto possibile. 6 uomini, appassionati di enduro, non hanno voluto però sentire ragione, decidendo di trovarsi a ridosso del parco nazionale d’Abruzzo per divertirsi. Sono stati tutti denunciati.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> F1, Hamilton: “Il tampone? Lo lascio a chi ne ha veramente bisogno”
Enduro in montagna: arrivano le denunce
Chiunque abbia un minimo di senso civico, ha capito come uscire di casa in questo momento sia una delle scelte più sbagliate e controproducenti possibili. È importante rispettare le mosse restrittive adottate dal Governo, in modo da poter uscire da questa terribile situazione quanto prima. Non hanno voluto fare ciò sei ragazzi di circa 20 anni, tutti appassionati di enduro che si sono trovati nei pressi del parco nazionale d’Abruzzo. Una volta passati vicino Collelongo, sono stati beccati da vari cittadini del paese, che non hanno esitato a chiamare le Forze dell’Ordine. Immediatamente le autorità hanno fatto scattare le indagini, individuando i 6 ragazzi poche ore e denunciandoli immediatamente. Gli appassionati di enduro adesso rischiano grosso: si va da una multa salata a sanzioni più pesanti, collegate anche a implicazioni di tipo penale.
FORSE TI INTERESSA ANCHE >>> Coronavirus, la decisione drastica di Amazon sulle vendite