F1, emergenza Coronavirus: si pensa ad una super stagione 2020-2021 accorpata, con un calendario ricchissimo e ininterrotto
L’epidemia di COVID-19 ha decimato l’inizio della stagione di Formula 1 2020 e ha lasciato il campionato in un territorio inesplorato.
Un terzo della stagione è già stato colpito dalla pandemia di coronavirus, con i sette turni di apertura rimandati o annullati (nel caso di Monaco), dopo l’annuncio di giovedì che i GP di Olanda, Spagna e Montecarlo erano stati accantonati.
Il modo in cui la crisi globale si evolverà e si svilupperà rimane sconosciuto e qualsiasi deterioramento della situazione comporterà sicuramente ulteriori ritardi.
“La Formula 1 e la FIA prevedono di iniziare la stagione del campionato 2020 non appena sarà sicuro farlo dopo maggio e continueranno a monitorare regolarmente la situazione COVID-19 in corso“, si legge in una dichiarazione della Liberty Media in risposta alla notizia.
Ma quando sarà considerato “sicuro” iniziare la stagione 2020 vista la crisi del coronavirus in corso?
Il Grand Prix dell’Azerbaigian il 7 giugno sembra destinato a ospitare il round di apertura della stagione come parte di una doppia trasferta assieme al Gran Premio del Canada il 14 giugno.
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha recentemente annunciato restrizioni estreme ai viaggi per il paese, che se ancora in vigore in quella fase, causerà un incubo logistico ancora più grande di quello già posto per le squadre che cercano di raggiungere Montreal da Baku, con un minimo di volo non diretto di 18 ore.
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F1, Coronavirus: si pensa ad una super stagione 2020-2021 accorpata
È stata concordata una mossa per portare il tradizionale stop estivo alla primavera, nel tentativo di aprire un po’ di spazio per riprogrammare alcune delle gare posticipate per agosto. Ma qualora la situazione non migliorasse velocemente, quel periodo rischia di essere il primo disponibile per iniziare a correre.
La F1 ha bisogno solo di otto gare per omologare il risultato sportivo del campionato del mondo, ma naturalmente sia la federazione che i team vorranno il maggior numero possibile di corse per non subire un danno finanziario già di per se enorme.
Ross Brawn, amministratore delegato della F1, continua a sperare di tenere ancora 17-18 delle 22 gare previste quest’anno, ma se lo start fosse ritardato fino all’inizio dell’estate tutto questo non sarebbe possibile.
Sta prendendo quindi corpo l’idea, per ora informale, di accorpare le stagioni 2020-2021, creando un super campionato spalmato su due anni. Un evento senza precedenti per combattere l’emergenza.
Una super stagione consentirebbe la maggior parte, se non tutte, delle 22 gare in programma, raggiungendo l’obiettivo della F1, e con GP distribuiti in modo più uniforme. Ci sarebbero enormi benefici per tutto il personale coinvolto e alleggerirebbe il carico di lavoro impegnativo posto sul personale viaggiante.
Supponendo che la stagione si estenda, diciamo, da agosto o settembre 2020 a giugno o luglio 2021, ci sarebbe una grande finestra prima dell’inizio della stagione 2022 – che potrebbe svolgersi in una solita slot di marzo – in modo che le squadre possano riposarsi e concentrarsi sullo sviluppo di un’auto completamente nuova per la stagione successiva. Il fornitore di pneumatici Pirelli avrebbe anche un anno in più per sviluppare le gomme da 18 pollici. Va ricordato infatti che la federazione ha approvato lo slittamento al 2022 dell’introduzione del nuovo regolamento tecnico per le vetture. Ci sarebbero quindi tutte le condizioni per percorrere questa strada.
Per ora rimane un’idea, ma presto potrebbe tramutarsi in realtà.
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