A scapito di quanto si pensa, anche i bambini sono colpiti dal coronavirus ed alcuni numeri preoccupano non poco: ecco perché
Inizialmente il coronavirus, nel pensiero comune, era una malattia che colpiva quasi solamente la popolazione più anziana. I fatti, man mano, hanno smentito tutto ciò. Addirittura si sono ammalati, e si ammalano ancora, anche i più piccoli. Solamente ieri è stato comunicato il ricovero di un bambino di 5 mesi al Bambin Gesù di Roma, ma per fortuna non è in condizioni preoccupanti. Per essere chiari, quest’ultimo non è però l’unico ricoverato nella capitale dove vi è infatti anche un secondo piccolo paziente. Secondo quanto riferito sulla rivista Pediatrics, su 2134 under 18, il 6% accuserebbe gravi problemi respiratori. Si tratta soprattutto dei neonati e bambini in età prescolare, i cui sintomi prevedono febbre, tosse, affaticamento, congestione delle vie respiratorie, nausea e diarrea.
“I bambini di tutte le età sembrano suscettibili al Covid 19 senza significative differenze di genere. Sebbene le manifestazioni cliniche del nei bambini siano generalmente meno gravi che quelle dei pazienti adulti, i bimbi più piccoli, in particolare i neonati, sono vulnerabili all’infezione”, spiegano gli esperti. Del 6% di cui sopra spiegato, 13 sono addirittura ‘critici’ per l’insufficienze respiratoria e d’organo. Gli altri sono classificati invece come ‘gravi’.
Coronavirus nei bambini, la situazione generale degli under 18
Più in generale, dei 2134 under 18 affetti da coronavirus, il 39% presenta una polmonite abbastanza grave ma senza segni di difficoltà respiratorie. Inoltre, del totale, sono un terzo è accertato grazie ai tamponi. Il resto invece sono solo ‘sospetti’ dopo i risultati di lastre toraciche, esami del sangue, sintomi presentati e i contatti con altri bambini infetti. A coordinare questi studi è Shilu Tong, direttore del dipartimento di Epidemiologia clinica e Biostatistica presso il centro medico pediatrico di Shanghai.
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