La Ferrari ha annunciato che la produzione auto, a causa dell’emergenza da nuovo coronavirus, è interrotta sino al prossimo 27 marzo.
Come già fatto dalla Lamborghini, anche la Ferrari ha annunciato che interromperà la produzione. La casa del Cavallino rampante, a causa dell’epidemia da nuovo coronavirus, ha dichiarato che le attività saranno sospese sino al 27 marzo. Un provvedimento resosi necessario per tutelare la salute ed il benessere dei suoi lavoratori.
Una scelta quasi inevitabile e dovuta quella della Ferrari. La nota casa automobilistica, a causa dell’epidemia da nuovo coronavirus, ha dichiarato che sospenderà la sua produzione sino al 27 marzo. Sulla stregua di quanto fatto dalla Lamborghini, anche il Cavallino Rampante, per tutelare la salute dei propri dipendenti, ha deciso quindi di stoppare l’attività produttiva.
Stando a quanto riporta La Gazzetta dello Sport, Ferrari ha scritto in una nota: “La misura è stata decisa dalla società nell’interesse primario del benessere dei lavoratori e segue una serie di rigorose disposizioni già attuate a tutela della sicurezza dell’ambiente di lavoro, nel rispetto del Decreto del Governo Italiano dello scorso 11 marzo e dei precedenti. L’azienda, che fino ad ora ha proseguito l’attività operativa mettendo sempre al primo posto la salute dei lavoratori, ha riscontrato– prosegue la nota riportata da La Gazzetta dello Sport– le prime serie difficoltà nella catena di fornitura che non permettono di assicurare la continuità produttiva. Le attività aziendali non legate direttamente alla produzione continueranno regolarmente grazie alle soluzioni di lavoro agile (smart working)“.
Dal 13 marzo al 25 marzo la Lamborghini Automobili ha deciso di chiudere il suo stabilimento di Sant’Agata Bolognese. La scelta, effettuata per fronteggiare l’emergenza coronavirus e per tutelare i dipendenti e le loro famiglie, farà rimanere a casa 1800 persone. Stefano Domenicali, a.d. della Casa del Toro, ha affermato che la misura presa è stato un atto di responsabilità nei confronti di tutti.
Il presidente nonché amministratore delegato della Lamborghini Stefano Domenicali ha dichiarato: “Questa misura è un atto di responsabilità sociale e di grande sensibilità nei confronti delle nostre persone, per la situazione di emergenza che stiamo vivendo in Italia in questi giorni e che – riporta La Gazzetta dello Sport– si sta sviluppando anche all’estero”.
La “squadra” come l’ha definita il presidente della Casa del Toro, si deve fermare. È una questione di rispetto e una dimostrazione di responsabilità nei confronti del Paese ed anche delle famiglie dei lavoratori. La decisione adottata non è stata imposta dal Dpcm dell’11 marzo in quanto in esso non è previsto alcun obbligo di chiusura delle fabbrica e nessuno stop alla produzione.
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