F1, Robert Kubica: il pilota sopravvissuto a incidenti incredibili tra monoposto e Rally. Dopo aver modificato lo stile di guida può ancora dire la sua
Robert Kubica è da sempre considerato uno dei migliori talenti della Formula 1 moderna. Il pilota polacco, classe ’84, ha sempre avuto la velocità nel sangue, fin dagli esordi giovanissimo nei kart. Nonostante le ottime doti, purtroppo, in carriera ha vinto solamente un GP, in Canada nel 2008, ottenendo anche 1 pole position e 12 podi. Proprio una decina di anni fa fu vicino a vestire la divisa della Ferrari, quando era all’apice delle sue performance. Con la BMW-Sauber ha dimostrato di essere competitivo anche contro mostri sacri come Hamilton e Alonso, duellando alla pari e palesando la solita grande personalità.
Purtroppo nel momento del definitivo salto di qualità, quando appunto l’approdo a Maranello sembrava cosa fatta, ha subito un gravissimo infortunio durante il Rally Ronde di Andora, in Liguria, riportando danni gravissimi al braccio destro e rischiando seriamente la vita.
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F1, Robert Kubica: il pilota sopravvissuto a incidenti incredibili
Prima ancora del terribile incidente nel rally ligure, Robert Kubica era riuscito a sopravvivere ad uno dei “botti” più clamorosi della storia della F1. Sul circuito di Montreal nel giugno 2007, dove l’anno dopo avrebbe ottenuto l’unica vittoria della carriera, il polacco distrusse la sua BMW Sauber contro le barriere, uscendo incredibilmente incolume, eccezion fatta per un leggero trauma cranico e una distorsione alla caviglia. Saltò solamente il Gp degli Stati Uniti (sostituito da Vettel), tornando subito dopo in Francia.
Nel corso degli anni Kubica ha dovuto fare i conti con i problemi fisici molto seri al braccio destro, modificando sensibilmente il suo stile di guida. Addirittura per il suo rientro in Formula 1 nel 2019 con la Williams, è stato ideato un volante particolare che gli permette di salire e scalare le marce tutto con la mano sinistra. I risultati sportivi non sono stati straordinari con la casa inglese, vista anche la scarsa competitività della monoposto. Ciò non gli ha comunque impedito di trovare un contratto da collaudatore e terzo pilota con l’Alfa Romeo per il 2020. Proprio ieri è tornato protagonista nei test invernali di Barcellona, realizzando il miglior tempo della giornata. La sua esperienza potrà tornare utile alla casa italiana per sviluppare la monoposto e indirizzare la crescita di un giovane come Antonio Giovinazzi.
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