Coronavirus, nave Ocean Viking in quarantena a Pozzallo – VIDEO

Continua l’emergenza relativa al Coronavirus. La nave Ocean Viking resterà ferma a Pozzallo per due settimane: 276 persone in quarantena

La nave Ocean Viking ferma a Pozzallo  per controlli
La nave Ocean Viking ferma a Pozzallo (websource)

La paura e le dovute precauzioni circa il Coronavirus continuano ad aumentare. L’epidemia sta preoccupando ogni angolo del mondo e, in particolare, l’Italia. Lo stivale ha subito un’impennata di casi molto importante negli ultimi giorni, e il fenomeno non sembra volersi pacare. Chiuse scuole e principali attività in tutto il nord Italia, aumentano le misure di sicurezza. È notizia di poche ore fa lo sbarco in Italia, precisamente a Pozzallo, della nave Ocean Viking. L’imbarcazione, di Sos Mediterranée e Medici Senza Frontiere, arriva da una missione per salvare centinaia di immigrati diretti proprio in Italia. I 276 passeggeri saranno ora, in via precauzionale, tenuti in quarantena per i prossimi 14 giorni, in modo da verificarne lo stato di salute e l’eventuale positività al Coronavirus.

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Coronavirus, 276 immigrati messi in quarantena

I controlli sui passeggeri della Ocean Viking
I controlli sui passeggeri della Ocean Viking (websource)

Appena sbarcati, i 276 passeggeri della Ocean Viking sono subito stati messi in quarantena a Pozzallo, in Sicilia. Nello specifico, si tratterebbe di 208 adulti e 64 minori. Nei prossimi giorni verranno valutate le condizioni di tutti gli immigrati, con la speranza che non ci siano casi di positività al test del Coronavirus, in modo da non peggiorare una situazione già gravissima. Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha voluto rassicurare tutti, parlando di “una situazione sanitaria assolutamente sotto controllo” e chiarendo che non ci devono essere preoccupazioni di fondo circa questo sbarco, si tratterebbe di semplici controlli di routine, necessari considerando il periodo storico attuale e l’epidemia sempre più in espansione. Seguiranno aggiornamenti sulle condizioni dei passeggeri nei prossimi giorni, ma al momento non sembrano esserci persone con sintomi ricollegabili alla malattia cinese.

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