La Ferrari ha disposto delle misure cautelative per gestire l’emergenza riguardante il coronavirus: vietato l’accesso a molti dipendenti e chiusi i musei
Il diffondersi del coronavirus mette sull’attenti anche un’azienda come la Ferrari. Il cavallino rampante ha disposto, secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, delle misure precauzionali per gestire l’emergenza portata da questo virus in Italia.
Attualmente le regioni maggiormente colpite sono Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. La Ferrari dunque ha vietato l’accesso ai dipendenti che sono residenti in queste zone o che sono passate per le aree interessate dal contagio. Le autorità locali invece hanno fatto chiudere i musei di Maranello e Modena. Inoltre, con una circolare interna, sono state sospese tutte le visite di esterni tra cui gli abituali Factory Tour in fabbrica ed i viaggi di lavoro che non sono strettamente necessari.
Coronavirus, possibili altre restrizioni per la Ferrari
La situazione viene monitorata costantemente e, qualora fosse necessario, verranno applicate misure di sicurezza ancora più importanti. Questo potrebbe comprendere anche parte del personale della gestione sportiva che lavora al Mondiale di Formula 1 con la squadra corse diretta da Mattia Binotto. Le prime ipotesi parlano di remote working (lavoro da remoto) per gli ingegneri come già succede per il gruppo che lavora nel garage remoto e cura le strategie della squadra con a capo Inaki Rueda. Per quel che riguarda l’inizio della prossima stagione nel 15 marzo, non vi sono allarmi particolari. La Liberty Media, però, ha cancellato dal calendario il GP della Cina del 19 aprile rimandandolo a data da destinarsi.
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