Crossover 2020: Eterno dilemma, città o fuoristrada? Come al solito è questione di gusti, oggi vi offriremo le interpretazioni di Honda, KTM e BMW in merito.
Crossover 2020: Di certo non saranno mai moto da enduro, anche equipaggiandole con gomme tassellate, ma ognuna saprà offrirvi differenze in grado di appagare i vostri gusti.
Crossover 2020, caratteristiche versioni fuoristrada:
BMW R1250GS HP
Forse quella meno indicata per essere utilizzata da fuoristrada, e forse proprio per questo è quella che ha stupito più di tutte durante le prove.
Il peso spostato verso il basso aiuta in fase di manovra, rendendola molto veloce durante i cambi di direzione specialmente in spazi limitati.
Con la trasmissione finale ad albero fornisce una connessione perfetta con il gruppo posteriore, potendo gestire i pattinamenti con estrema efficacia e l’acceleratore appare collegato in maniera diretta alla ruota posteriore.
Apprezzabile il motore a fasatura variabile, con l’elettronica che ci assiste donando stabilità, unica pecca i pedali troppo lontani, ma basterà poco per ad adattarsi.
Honda CRF1100 Africa Twin
Rispetto a BMW i comandi sono tutti alla giusta distanza, anche la posizione a bordo è differente, con la sella incavata la sensazione è quella di maggior protezione, d’altro canto la guida in piedi è meno intuitiva e sembra più pesante di quanto poi in realtà sia.
Motore rinnovato, maggiore grinta a bassi giri e come in BMW l’elettronica è molto di aiuto, c’è la possibilità di gestire il controllo della trazione, la potenza e anche il freno motore, tramite touch screen, praticamente si può “cucire” addosso al pilota, e per una due ruote non è poco…
Anche qui come sulla BMW, collegamento gas e ruota posteriore è perfettamente sincronizzato, la gestione di eventuali perdite di aderenza è molto più facile rispetto al modello precedente, tanto comfort su strada, mentre nel fuoristrada per chi ne ha le capacità, permette molti azzardi…
KTM 1290 Super Adventure R
160 CV e si sentono tutti, ruvido ai bassi regimi molto di più delle due sfidanti, anche la posizione di guida risulta diversa dalle altre due, manubrio stretto, sella e serbatoio raccolti, comandi a pedali perfetti utilizzando stivali da fuoristrada.
La KTM è realmente pensata per gli amanti del fuori strada, le sospensioni WP offrono tutta l’escursione che si desidera e anche nei passaggi più difficoltosi, i contatti tra terreno e paracoppa sono praticamente nulli.
La guida in piedi è perfetta, appare solo leggermente più pesante e allungata rispetto ad una monocilindrica puramente off-road, risulterà estremamente manovrabile anche per i piloti alle prime armi, merito che va all’avantreno, che si riesce a governare senza problemi.
La ruota da 21” sembra incollata al terreno senza mai perdere aderenza, in sella i movimenti sono agili, e il piano di seduta permette di arretrare senza trovare ostacoli.
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Differenze sostanziali tra le tre case prese in esame, oltre alle motorizzazioni sono anche i diametri dei pneumatici, BMW per l’anteriore non rinuncia al cerchio 19”, mentre Honda e KTM optano per il 21”.
Crossover 2020: Se KTM è pura forza bruta, con cavalli motore da poter regalare, la casa giapponese della Honda è l’emblema dell’equilibrio fra i vari componenti, mentre BMW è il punto di incontro fra le due.
Crossover 2020, caratteristiche versioni cittadine :
BMW R1250GS Exclusive
Il motore è il vero protagonista su questo modello, il suo rombo unico e inconfondibile arriva direttamente allo stomaco, le vibrazioni sono pressoché nulle e mai fastidiose, la potenza a bassi regimi non ha rivali, basta una lieve pressione al comando del gas per avere tutta la potenza a disposizione.
In questa ultima versione si raggiunge la piena maturità, la due ruote tedesca è una moto che convince appieno nella sua totalità.
La gestione elettronica rende ancor più facile la manovrabilità, non risultando mai invasiva, e il quickshifter bidirezionale rende ancora più saporito il tutto.
Se fino a qualche anno fa la GS era una moto che si amava o si odiava, oggi questo modello riesce a convincere tutti, prestazioni altissime unite ad un carattere molto ben definito.
Ottima la tenuta di strada e dinamica la guida, tutto è a livello altissimo.
Honda CRF1100L Africa Twin Adventure Sports
Per questa versione Adventure di casa Honda, oltre ad un’elettronica nuovissima, anche le sospensioni sono a controllo elettronico con il motore da 1.084 CC dotato di 102 CV che è lo stesso impiegato sulla versione base.
La cosa che cambia a livello di motorizzazione, e si percepisce molto, è la propulsione a regimi medi, era già in passato una caratteristica di questa moto, ora la morbidezza di funzionamento è stata ulteriormente sviluppata.
Comfort di marcia superiore, pochissimo rumore, carenatura in grado di offrire riparo quasi totale e sospensioni talmente morbide che in fase di marcia sembra di guidare sul velluto.
La nuova Honda Adventure rispetto alle altre due, è l’unica ad impiegare il cerchio anteriore da 21” e la dinamica di guida non è rovinata da questa soluzione.
Perfetta la tenuta di strada anche su asfalto non perfetto, l’ABS cornering lavora in comunione con una frenata aggressiva solo se si forza la leva, regge senza problemi andature anche molto sostenute, rispondendo sempre con una semplicità impeccabile.
KTM 1290 Super Adventure R
Prestazioni formidabili che si uniscono ad una marcia all’altezza in ogni percorso cittadino.
Equipaggiando il modello con sospensioni semiattive WP si ha un comportamento ineccepibile a qualsiasi andatura di viaggio, alle alte velocità i trasferimenti di carico sono minimi, e a bassi regimi il comfort è elevatissimo.
Il nuovo bicilindrico a V è più aggressivo rispetto ai propulsori impiegati sulle due concorrenti, offrendo il il meglio di sé ai più alti regimi, la spinta è clamorosa, ad assisterla un’elettronica che riesce a tenerla a freno e a dosare perfettamente gli equilibri.
La due ruote KTM è sviluppata per il divertimento, nel circuito misto se la gioca con il modello BMW, ma nei tratti veloci diventa la regina.
La posizione di guida risulta meno comoda rispetto le altre due, meno riparo aerodinamico con qualche vibrazione di troppo a regimi medi.
La ruota anteriore da 19” regala una maneggevolezza e una tenuta di strada impeccabile, gli inserimenti in curva sono rapidi e la moto segue le traiettorie impostate senza alcun problema, ci si può divertire con le pieghe senza affanni, ovviamente se disponesse di un manubrio più largo come per la sua antagonista BMW sarebbe ancora più divertente, ma non si può avere tutto dalla vita…
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