L’estendersi del coronavirus in Cina ha fatto sì che, almeno per ora, l’azienda automobilistica Toyota fermasse la produzione
L’estendersi del coronavirus in Cina ha fatto sì che l’azienda automobilistica Toyota fermasse la produzione nel paese fino al 9 febbraio.
Maki Niimi, portavoce della casa automobilistica, ha affermato: “Considerati vari fattori, tra cui le linee guida dei governi locali e regionali e la situazione della fornitura di componenti, a partire dal 29 gennaio, abbiamo deciso di interrompere le operazioni nei nostri stabilimenti in Cina fino al 9 febbraio”.
Coronavirus, timore per l’economia nazionale
Zhang Ming, tra i più importanti economisti cinesi, ha stabilito un possibile freno al 5% dell’economia nazionale o anche di più almeno nel primo trimestre. Le migliaia di infezioni circolanti hanno visto la chiusura parziale di catene come Starbucks e McDonald’s e la cancellazione di voli. Ci si aspetta un colpo all’economia addirittura superiore a quello del 2003 quando vi fu la Sars. Il Pil potrebbe precipitare dal 6% al 2%. Il distretto di Wuhan ormai sembra una città fantasma, un danno enorme visto il valore di 214 miliardi di dollari e dà un contributo dell’1,6% alla formazione del Pil nazionale. La banca centrale cinese intanto sta preparandosi alla riapertura delle borse di Shanghai e Shenzhen al 3 febbraio. Verrà iniettata una sufficiente liquidità che dovrebbe rendere le cose meno complicate del previsto.
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