Anomalia in casa Tesla, vetture parcheggiate che prendono spontaneamente fuoco, ed il numero è in aumento.
Tesla e le combustioni spontanee: La rivista americana TheDrive ha pubblicato i casi di combustione spontanea delle vetture Tesla.
Tesla incidenti divisi per anni :
2016 Norvegia, precisamente a Oslo, una Model S durante la ricarica.
2018 Santa Monica, sempre una Model S prende fuoco durante la marcia.
Ancora nel 2018 San Francisco, Model S parcheggiata va in fiamme, rimarrà ben poco della vettura…
2019, Annus horribilis per il gruppo Tesla, sono 5 i casi registrati, una Model X addirittura rimane coinvolta in 2 incidenti diversi.
Tre Model S ferme a Shanghai, San Francisco e Hong Kong prendono fuoco,
stessa cosa capita a una Model S in Belgio, precisamente a Antwerp.
Diventano dunque 8 i casi di combustione spontanea documentati.
Numeri che Tesla tiene a precisare irrilevanti.
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La casa automobilistica non ha mai nascosto il problema, lanciando una campagna di aggiornamento over-the-air per cercare di eliminare la fase di surriscaldamento o quantomeno diminuirla, senza tuttavia richiamare nessun tipo di autovettura.
Da annotare che Tesla non si è mai nascosta nell’assumersi responsabilità, ed anche se il numero irrisorio dei casi dichiarati non obbliga il colosso automobilistico a richiamare le auto, il reparto progetti ha (e continua tuttora a farlo) sempre cercato nuovi aggiornamenti che possano scongiurare il problema.
Tesla attraverso il suo ufficio stampa, interrogato sulla questione ha sempre risposto :
“Stiamo indagando, in ogni caso anche le tradizionali vetture a benzina e diesel possono prendere fuoco in modo spontaneo.
Gli incendi che coinvolgono le nostre vetture sono estremamente rari, gli episodi registrati sono infinitamente inferiori a quelli delle auto tradizionali.
Ovviamente ci auspichiamo che il numero di questi incidenti sia pari a zero. Non ci risulta inoltre che l’incendio scoppiato in Belgio sia stato causato da un malfunzionamento della nostra batteria.”
Al momento dunque scongiurato il richiamo in fabbrica per i modelli Tesla, come invece è stata obbligata a fare BMW per problemi simili, ma i casi riguardavano 40 unità.
Elon Musk ha comunque autorizzato una protezione in titanio nel sotto-scocca per proteggere ulteriormente le batterie, ora bisognerà solo attendere e verificare l’andamento dei nuovi modelli.
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