Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha firmato una nuova ordinanza disponendo il blocco della auto anche nella giornata di oggi. Secondo gli esperti lo stop alla circolazione di alcune categorie di veicoli avrebbe un “impatto ambientale assolutamente irrisorio”.
Prosegue l’emergenza smog e di conseguenza il blocco della circolazione per alcune categorie di veicoli in diverse città italiane. Nella Capitale, il sindaco Virginia Raggi ha imposto un nuovo blocco di tutte le auto diesel ed a gasolio, divieto che sembra potersi protrarre per tutto il weekend, dato che i livelli di smog sono in costante aumento.
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Roma, nuovo blocco auto: stop a veicoli a gasolio e diesel da Euro 3 ad Euro 6
Nuovo blocco della circolazione nella Capitale, dove i livelli di smog continuano a crescere. Secondo quanto riportato dalla redazione de Il Messaggero, il sindaco Virginia Raggi ha firmato una nuova ordinanza disponendo il blocco della circolazione dei veicoli previsto per oggi, venerdì 17 gennaio. Nello specifico, rimarranno fermi tutti i veicoli a gasolio, che non potranno circolare nella Z.T.L. “Fascia Verde” in due fasce orarie, e quelli a diesel da Euro 3 fino a Euro 6, a cui è impedita la circolazione dalle ore 7.30 alle 10.30 e dalle ore 16.30 alle 20.30. La decisione dell’amministrazione comunale di Roma è stata presa poiché i livelli di smog non accennano a diminuire e si prevede uno stop che potrebbe interessare l’intero fine settimana. Secondo l’Unrae (Unione nazionale dei rappresentanti autoveicoli esteri), la decisione di bloccare anche i più moderni veicoli a diesel Euro 6 avrebbe un “impatto ambientale assolutamente irrisorio“, considerato che “potranno circolare liberamente oltre 160mila autoveicoli a benzina Euro 3 -riporta Il Messaggero– con oltre 19 anni di vita e con il doppio di emissioni di ossidi di azoto rispetto ai diesel Euro 6“. L’Unrae, inoltre, ha precisato che le case automobilistiche estere hanno parlato di un “provvedimento ideologico che penalizza ingiustamente i cittadini” e che non ha “alcuna influenza sulla qualità dell’aria in città, poiché queste motorizzazioni, che rappresentano solo l’8% del totale nella Capitale, hanno emissioni di particolato e ossidi di azoto prossime allo zero“, riporta Il Messaggero. Quella dell’Unione nazionale dei rappresentanti autoveicoli esteri non è l’unica posizione che ritiene il blocco dei veicoli una soluzione non adeguata ad arginare il problema dell’inquinamento. Anche Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi Fleet&Mobility, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito spiegando: “Le polveri sottili provengono per metà dagli impianti di riscaldamento – sostiene del Viscovo – e il trasporto, tutto non solo le auto, incide per circa il 10%. Più della metà è invece costituta da polveri della strada sollevate dal rotolamento delle ruote. Basterebbe lavare le strade per abbatterle drasticamente, come accade quando piove. Questi sono dati scientifici ben conosciuti. I tubi di scappamento emettono pochissime polveri e i motori Euro 6 ancora meno. I nuovi diesel poi sono il 20% meno inquinanti dei motori a benzina. Fermarli non ha alcun fondamento”.
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