Stop ai Diesel, il blocco del traffico non serve: i dati dimostrano che è sbagliato in linea assoluta
Il blocco completo del traffico per veicoli Diesel, anche Euro 6, imposto dal comune di Roma in questi giorni, è assolutamente sbagliato. Andando ad analizzare i dati scopriremo il perchè.
Chi vive nella capitale sta vivendo in questi giorni un assoluto caos dovuto ad ingorghi incredibili, disagi negli spostamenti e impossibilità nello svolgere i normali spostamenti. Con una rete di servizio pubblico completamente inefficiente per sopperire ai divieti per le auto, spesso diventa addirittura impossibile andare a lavorare. Come avviene ormai da moltissimi anni, appena le polveri sottili presenti nell’aria superano una certa soglia (50 microgrammi/m3) il primo provvedimento è sempre lo stop alle auto. Ora oltre alle solite vetture inquinanti con motori a benzina Euro 1 e 2, realmente oltre la media delle emissioni consentite, il blocco del traffico riguarda anche tutte le auto Diesel. Ciò significa che non possono circolare fino a domani anche quelle di ultimissima generazione Euro 6. Come dicevamo all’inizio, questo rappresenta un errore, o perlomeno non è la soluzione ai mali dell’inquinamento dell’aria.
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Per dare solo un dato indicativo che dovrebbe farci riflettere sul blocco del traffico, analizziamo quelle che sono le emissioni delle auto rispetto ad esempio alle caldaie. Secondo l’Ispra, a Roma nel 2015 la circolazione di automobili ha generato 1.021 tonnellate di Pm10 (ovvero le particelle sottili presenti nell’aria) mentre i riscaldamenti delle abitazioni ne hanno emesse 3.105. Questo tanto per dire che il problema non sono tanto le vetture in se, ma i tipi di modelli. Lo stop ai Diesel Euro 6 non ha senso.
I livelli di ossidi di azoto (NOx) emessi nell’atmosfera dai veicoli diesel sono stati ridotti dell’84% dal 2001, secondo le statistiche internazionali.
I dati relativi alle emissioni dell’ultima generazione di auto Diesel, sono esattamente uguali ai corrispettivi a benzina. Diventa quindi illogico vietarne la circolazione. Facciamo un esempio prendendo a modello un’auto a benzina Euro 3 (in base alle direttive può circolare) e un diesel Euro 6. Lo standard Euro 3 prevede per i motori benzina i seguenti limiti: CO (2,3); HC (0,56); NOx (0,5); particolato (0,05). Tutti i valori sono espressi in g/km. Lo standard Euro 6 impone ai motori diesel i seguenti limiti: CO (0,5); HC (0,17); NOx (0,08); particolato (0,005/0,0045). Valori in g/km. Analizzando questi dati si comprende come dietro alla decisione dello stop al traffico del Diesel non c’è una vera e propria utilità ma una demonizzazione che affonda le radici ormai da lungo tempo.
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