Codice della Strada

Punti patente, come fare per recuperarli: costi e modalità

Punti patente, come fare per recuperarli: ecco i costi e le diverse modalità che abbiamo a disposizione

Punti patente, come recuperarli: costi e modalità (Foto: GiardiniBlog)

Quando il 1 luglio del 2003 è entrata in vigore la formula della patente a punti, non tutti avevamo chiare le modalità e il funzionamento della nuova versione di licenza di guida. I famosi 20 punti a disposizione, quota di partenza per ogni automobilista o motociclista, sembravano difficili da poter perdere in tempi ristretti. Ad ogni sanzione pecuniaria, legata alle infrazioni commesse, corrispondeva un tot di punti da scalare nel nostro documento.

Con il passare degli anni, però, i punti tolti sono aumentati, rendendo assai più facile arrivare a quota 0, terminando il bonus a disposizione. Ad esempio per un passaggio con il rosso, si possono togliere 5 punti, per un eccesso di velocità si può arrivare anche a 10. La legge prevede però che al massimo la decurtazione può raggiungere i 15 punti in una sola occasione, anche se l’insieme dei divieti infranti supera questo valore.

Ovviamente per infrazione particolarmente gravi, come guida in stato di ebrezza, correre oltre i limiti per più di 40 Km/h, ferire qualcuno sulle strisce pedonali, si può arrivare anche alla sospensione o alla revoca della nostra licenza di guida, al di là dei punti decurtati. Discorso a parte per quanto concerne l’omicidio stradale, introdotto nel 2016, che può portare alla cancellazione definitiva della possibilità di guidare.

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Punti patente, come recuperali: costi e modalità

Punti patente, come recuperarli: costi e modalità (Foto: Websource)

La domanda che tutti si pongono riguarda come poter recuperare i punti che vengono persi con le multe. Esistono sostanzialmente due modalità: La prima attraverso un corso all’interno di una scuola guida, la seconda facendo trascorrere almeno due anni senza infrazioni. Come detto la tipologia numero uno è iscriversi ad un corso di recupero con una durata variabile in base al tipo di patente. Per la classica versione B, per le auto, bisogna seguire 12 ore di “ripasso”, spalmabili in massimo 15 giorni, senza bisogno di sostenere un esame finale. Basterà l’obbligo di frequenza e pagare una cifra tra i 180 e i 200 euro. Le ore salgono a 16 per le patenti (C, D, CE, DE, KA, KB), con costi tra i 250 e i 290 euro. In questo caso si potranno spalmare le ore in 30 giorni.

La seconda modalità richiede invece solo l’attesa del tempo, potendo riavere dopo 2 anni tutti i punti persi. Se però si è arrivati a quota zero, non si può solo attendere suddetto periodo, ma occorrerà riprendere la patente da capo, con tanto di esame teorico e pratico.

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Angelo Papi

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