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Volkswagen, le 5 curiosità sulla casa tedesca che in pochi conoscono (FOTO)

Volkswagen, le 5 curiosità sulla casa tedesca che tutt’oggi ancora in pochi conoscono

Volkswagen, le 5 curiosità sulla casa tedesca che in pochi conoscono (Foto: Getty)

Volkswagen è uno dei marchi automobilistici più conosciuti al mondo, con una lunga storia alle spalle, e una serie incredibile di aneddoti legati al suo passato. Ti proponiamo di seguito le 5 migliori curiosità sulla casa tedesca. Vediamole insieme.

Le origini naziste del marchio

Volkswagen origini naziste (Foto: Getty)

Erano tempi convulsi nella Germania di quel tempo. Hitler prese il potere e volle creare il progetto di un’auto accessibile alle persone, dandole il nome di Kdf-Wagen. Fu stabilito un piano in base al quale i lavoratori potevano pagare con 5 comode rate settimanali il veicolo, consentendo alla massa di permettersi l’acquisto. Tutto ciò avrebbe dovuto consentire di dare un grande impulso all’industria automobilistica tedesca e renderla migliore di quella inglese e francese. Il piano non era male, ma a causa della guerra non ebbe modo di essere attuato nella sua interezza. Nonostante tutto, però, proprio subito dopo la guerra, grazie all’intervento degli inglesi, la fabbrica riprese il suo utilizzo civile, dando vita al mitico Maggiolino.

I nomi della auto Volkswagen

Volkswagen nomi auto (Foto: Getty)

Dare un nome è difficile (chiedi a qualsiasi padre o madre nel mondo), motivo per cui i marchi tendono ad essere ispirati da alcuni leitmotiv. Nel caso della Volkswagen, sebbene non in tutti i suoi modelli, molti condividono un’origine comune: sono ispirati dal vento. La Volkswagen Golf deve il suo nome alla Corrente del Golfo, lo Scirocco è un vento di grande forza che si verifica nel sud-est del Mar Mediterraneo, Passat è il termine tedesco traducibile con aliseo, Bora è il nome del vento freddo e secco tipico della zona di Trieste, con un flusso che raggiunge i 300 km / h.

Origine del GTI, cosa significa e da cosa deriva

Volkswagen GTI (Foto: Getty)

Oggi è una denominazione utilizzata da molti marchi, ma sicuramente quella Volkswagen è la più riconoscibile. La cosa divertente è che di questo acronimo, nessuno conosce il vero significato, perché non è chiaro quale sia stata la nomenclatura che l’ha ispirato all’inizio. Tra le opzioni maggiormente diffuse ci sono “Gran Turismo Injection” e “Gran Turismo International“, ma quella corretta non è mai stata rivelata.

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Furono i lavoratori a creare il “Transporter”

Volkswagen Transporter (Foto: Getty)

Il Transporter è un’altra delle icone nella storia della VW e la sua origine è molto interessante. Gli operai dello stabilimento di Wolfsburg crearono da soli un “Beetle” trasformato per trasportare materiali pesanti all’interno della fabbrica, che chiamarono Plattenwagen. Ben Pon, recentemente entrato in azienda, lo vide e prese l’idea di sviluppare il suo furgone. Dopo aver superato alcuni problemi iniziali, la sua produzione è esplosa a partire dagli anni ’50.

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Il maggiolino è ispirato ad un disco dei Beetles

Volkswagen Beetle “Maggiolino” (Foto: Getty)

I Beetles erano un fenomeno di massa e condividevano un nome con quello che è stato uno dei modelli più iconici della storia. Per dare un’ulteriore indizio, una copia del Maggiolino (Beetle) è scivolata sulla copertina dell’ultimo album della band, “Abbey Road“, pubblicato nel 1969. Per scattare l’immagine iconica della copertina, la polizia ha bloccato il traffico per 10 minuti, hanno provato a contattare anche il proprietario del Maggiolino Volkswagen per rimuoverlo, ma fu impossibile. In questo modo divenne molto famoso, tanto che la sua targa (LMW 281F) fu rubata molte volte e nel 1986 fu messa all’asta per una somma forfettaria.

Angelo Papi

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