F1, Ross Brawn non vuole “speculare” sul motore della Ferrari, dopo le illazioni di Verstappen al termine del Gp delle Americhe.
Ross Brawn, capo tecnico della Formula 1, afferma di non voler “speculare” sull’ultima direttiva tecnica della FIA a seguito del controllo sulla power unit della Ferrari.
Significativi guadagni di potenza sul motore, con conseguente aumento di velocità in rettilineo, hanno aiutato la Ferrari a recuperare terreno rispetto agli avversari dopo la pausa estiva, arrivando a centrare la bellezza di sei pole position consecutive e vincendo tre gare in Belgio, Italia e Singapore.
L’apparente aumento delle prestazioni del motore ha sollevato sospetti tra i competitor, con la Red Bull in prima linea, già dopo il Gp di Spa, nel chiedere chiarimenti alla FIA sul sistema di sistema di alimentazione che sarebbe stato considerato illegale. La FIA ha successivamente emesso una direttiva tecnica sul flussometro prima del Gp di Austin, con le rosse che sono subito apparse penalizzate nella prestazione.
Parlando delle difficoltà della Ferrari, Brawn ha commentato: “Il Gran Premio degli Stati Uniti ha riportato indietro l’orologio di sei mesi, dato che non vedevamo da Barcellona un podio senza un pilota Ferrari. “In Spagna, la Mercedes ha segnato una doppietta che sembrava segnare definitivamente la propria superiorità nella battaglia per entrambi i titoli del campionato”.
“Ma, soprattutto dopo la pausa estiva, la Ferrari sembrava aver dato una svolta ai valori in pista, segnando sei pole position e tre vittorie. Ecco perché è sorprendere come siano tornati indietro lo scorso week end”.
“Non tanto nelle qualifiche in cui Vettel era solo a 0,012 secondi da Bottas, ma di certo in gara, dove Leclerc ha chiuso a ben 52 secondi dietro il finlandese”.
“Il pilota monegasco della Ferrari ha faticato in particolare nel primo stint con le Pirelli medie, girando ad oltre un secondo dal leader. Una volta passato alla gomma dura, Leclerc era più competitivo, ma a quel punto le sue possibilità di salire sul podio erano ormai andate”.
“Dall’esterno è difficile spiegare il calo e certamente non voglio speculare sull’ultima direttiva tecnica della FIA relativa alla misurazione del flusso di carburante”, ha aggiunto Brawn.
“Ciò che è chiaro, tuttavia, è che la Ferrari ha sofferto in Texas, soprattutto quando si è trattato di gestione delle gomme. Non si trattava tanto di farli durare, ma piuttosto di farli funzionare correttamente”.
“È vero che le condizioni della pista sono cambiate molto nel corso del fine settimana, poiché la temperatura è aumentata in modo significativo, ma è altrettanto vero che Mercedes e Red Bull hanno fatto un lavoro migliore per adattarsi alle mutevoli condizioni.” C’è molto da fare a Maranello nei prossimi giorni per analizzare, riflettere e elaborare contromisure, soprattutto perché ciò sarà utile anche per il prossimo anno”.